
Alhambra
Alhambra
Sono due le ragioni per cui abbiamo messo l’Alhambra al primo posto tra le cose da fare a Granada. In primis, perché si tratta di uno dei monumenti di arte araba più importanti al mondo; il secondo motivo è che l’affluenza “monstre” suggerisce di visitare il sito prima di tutte le altre attrazioni, in modo da non rimanere bloccati in code lunghissime o, peggio ancora, essere tagliati fuori dal numero chiuso giornaliero imposto alla struttura. Ciò detto, l’Alhambra è assolutamente all’altezza della sua fama. Ad accorgersene per primi furono proprio i sovrani cattolici Ferdinando e Isabella di Castiglia che, ultimata la Reconquista, elessero la struttura a Palazzo Reale impedendone, in questo modo, l’oblio. Tantissime le cose da vedere, a cominciare dalla zona militare dell’Alcazaba, proseguendo per la Medina dove, durante il secolare regno dei Nasridi, c’erano le dimore dei nobili alla corte dei sultani. E sono proprio due edifici della Medina – Palacio de Comares e Palacio de los Leones – a costituire l’attrazione principale dell’Alhambra. Entrambi, infatti, testimoniano la ricchezza decorativa di questa fortezza di mattoni rossi a 150 metri sul livello del mare (l’etimo “al-hamra” significa, appunto, “la rossa”). Ci riferiamo in particolare alla Mexuar, il salone di giustizia nel primo palazzo, e al cortile all’interno del secondo palazzo in cui, invece, fa bella mostra di sé il Patio de los Leones, fontana con 12 leoni. Non è finita perché all’interno dell’Alhambra c’è pure un Museo di Belle Arti, ospitato nel palazzo rinascimentale fatto costruire in seguito dal sovrano spagnolo Carlo V; mentre, appena all’esterno delle mura, ci sono i magnifici giardini della Generalife, dimora che i sultani arabi utilizzavano come luogo di riposo e ristoro. Da non perdere!