
Podgorica
Podgorica
Anche la vecchia strada che da Cetinje conduce a Podgorica regala scorci magnifici. Del resto, non potrebbe essere altrimenti considerando l’ubicazione della capitale montenegrina. Podgorica si trova, infatti, in una pianura fertilissima a nord del lago di Scutari ed è attraversata da ben sei fiumi: quattro a ridosso della città (Zeta, Sitnica, Mareza e Cijevna), e due che invece l’attraversano (Moraca e Ribnica). Proprio Ribnica rappresenta la linea di confine tra la parte vecchia e la parte nuova della città. Parte vecchia in cui è tuttora evidente l’influenza ottomana. Basta recarsi nel quartiere di Stara Varos per averne prova: la seicentesca torre dell’Orologio (Sahat Kula) è una testimonianza significativa dell’ascendenza culturale turca, per non parlare del canto del muezzin che richiama cinque volte al giorno i fedeli musulmani in preghiera. La parte nuova della città somiglia invece sempre più a una moderna capitale europea. Parchi, giardini e un’estesa zona pedonale in cui non mancano ristoranti, locali e boutique (da vedere: Hercegovacka Street). Ovviamente, trattandosi della capitale, molta parte del centro cittadino è occupata dai palazzi del potere politico e burocratico, senza dimenticare i musei che raccontano la storia antica e quella più recente dell’ex Titograd. Già, perché per chi non lo sapesse, dal 1946 al 1992 Podgorica cambiò nome in omaggio del maresciallo Tito, protagonista prima della resistenza e poi della Repubblica Federale di Jugoslavia.