Ski Dubai

Ski Dubai

Una stazione sciistica in una città caldissima, con temperature che per molti mesi l’anno si attestano stabilmente sopra i 40°C. Strano, eh? E invece Ski Dubai non solo è attiva dal 2005 ma non ha impiegato molto tempo a diventare una delle attrazioni principali della città. Ben 5 piste, una seggiovia quadriposto, un’area coi pinguini (sic!) e uno snowpark di oltre 4000 metri quadri per il divertimento di grandi e bambini. Senza dimenticare che non bisogna portarsi dietro l’attrezzatura da sci, il cui noleggio è ricompreso nel costo del biglietto. Ma non è finita, perché Ski Dubai è tutt’uno col Mall of Emirates, gigantesco centro commerciale con negozi, boutique, bar e ristoranti. Insomma un tempio dello shopping e del divertimento con un occhio di riguardo, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, al turismo familiare. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.skidxb.com.

Aquaventure

Aquaventure

Oltre all’acquario del Dubai Mall (vedi punto 7) chi desidera vedere da vicino uno squalo ha un’altra alternativa: l’Aquaventure, il parco acquatico all’interno dell’Hotel Atlantis, cui abbiamo accennato in precedenza. Non solo gli squali, in verità: c’è anche un’area dedicata ai delfini coi quali è possibile interagire, ovviamente nel rispetto delle disposizioni previste dall’organizzazione. Non è finita, perché ci sono scivoli di tutte le forme e dimensioni, un fiume artificiale e perfino una spiaggia attrezzata con ombrelloni, lettini e sdraio. Insomma, divertimento per ogni età, perdipiù assicurato tutto l’anno. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale: www.atlantisthepalm.com.

Dubai Marina

Dubai Marina

Dubai Marina è un quartiere nato nei primi anni ’00 e si trova circa 25 chilometri a sud di Downtown Dubai. Gli “ingredienti” sono gli stessi delle altre zone residenziali della new town: edifici dalle forme avveneristiche, lusso, negozi, ristoranti, attività commerciali e un’infinità di altri servizi a disposizione di turisti e residenti. Questi ultimi sono soprattutto occidentali (“expat”) che a Dubai Marina trovano tutto il necessario per sentirsi in qualche modo “a casa”. Basti pensare che il lungomare si chiama semplicemente “The Walk”, come del resto la spiaggia “The Beach”. Spiaggia che alterna tratti in concessione ad altri liberi, con l’unica controindicazione che in quelli liberi è vietato l’utilizzo dell’ombrellone. Da non perdere il Dubai Marina Mall, centro commerciale che insieme ai negozi e ai locali della Promendae catalizza il grosso della vita sociale del distretto. Poco distante, uno dei progetti più visionari di Dubai, l’isola artificiale di Palm Jumeirah (a forma di palma) che ospita numerose ville da sogno e l’avveneristico Hotel Atlantis. Da vedere!

Burj Al Arab

Burj Al Arab

C’è chi ha scritto a proposito del Burj Al Arab (trad. “Torre Araba”) che in un’epoca in cui il mezzo, spesso, è il messaggio non ci voleva molto perché l’hotel diventasse la destinazione. E, in effetti, il Burj Al Arab è molto più di un hotel di lusso a Dubai. È piuttosto un’esperienza a sé, estesa, negli anni, anche a chi, pur non soggiornando in una delle sue 202 suite, desidera mangiare o prendere un drink in uno dei ristoranti o bar della struttura. Tutti gli altri, invece, devono accontentarsi di ammirare dall’esterno quest’hotel dal design avveneristico che richiama le vele di un’imbarcazione. Ma non è finita perché all’audacia delle forme bisogna aggiungere il fatto che l’edificio (alto 321 metri) è stato realizzato su un’isola artificiale a largo dell’altrettanto lussuosa Jumeirah Beach. Dall’anno della sua inaugurazione, nel 1999, il Burj Al Arab è diventato un po’ il “manifesto programmatico” della nuova Dubai, garantendo una visibilità internazionale anche agli altri alberghi che insistono a ridosso della spiaggia di Jumeirah. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.burj-al-arab.com.

Moschea di Jumeirah

Moschea di Jumeirah

A Dubai ci sono diverse moschee. Solo una, però, è aperta al pubblico non musulmano tranne, ovviamente, il venerdì, tradizionale giorno di preghiera per i fedeli. Stiamo parlando della Jumeirah Mosque, visitabile grazie al prezioso contributo dello Schiekh Mohammed Center for Culture Understanding (SCCU). Questa associazione realizza diverse iniziative sul territorio tutte tese allo scambio culturale e alla reciproca comprensione tra mondo occidentale e mondo islamico (tra cui la visita guidata di Bastakiya, vedi il primo punto). Per visitare la Jumeirah Mosque non è necessario prenotare. Basta presentarsi entro le nove del mattino (dal sabato al giovedì) davanti all’ingresso principale, per essere poi catapultati in ambienti radicalmente diversi da quelli a cui di norma siamo abituati. Soprattutto, ambienti curati fin nel minimo dettaglio: dai giardini, alle colonne che sorreggono l’imponente cupola in pietra calcarea, fino alle vetrate colorate che abbelliscono le diverse stanze di cui si compone l’edificio. Per maggiori informazioni sul ventaglio di attività condotte dallo “SCCU” consultare il sito: cultures.ae (disponibile la versione in inglese).

Dubai Fountain

Dubai Fountain

Ai piedi del Burj Khalifa, di cui abbiamo appena parlato, e del Dubai Mall di cui, invece, parleremo nel prossimo punto, c’è un lago artificiale. All’interno è stata installata una gigantesca fontana luminosa, ben presto trasformatasi in una delle attrazioni principali della città. I getti d’acqua, infatti, possono raggiungere i 150 metri di altezza. Uno spettacolo reso ancora più bello dai giochi di luce e dalla musica (da quella araba al pop occidentale) che accompagna le performances della fontana. Ovviamente le ore serali (dalle 18.00 alle 23.00) sono le più indicate per godere appieno dello spettacolo, anche se la fontana è in funzione pure durante il giorno (dalle 13.00 alle 13.30) con una variazione di mezz’ora in avanti al venerdì, tradizionale giornata di raccoglimento e preghiera per gli islamici. Quanto alla prospettiva da cui assistere allo spettacolo della Dubai Fountain le alternative sono diverse: una è il punto di osservazione al 124esimo piano del Burj Khalifa; l’altra è lo stesso lago in cui è installata la fontana (talmente grande da essere navigabile, come si vede dalla foto); infine il lungolago (Waterfront Promenade) con l’accortenza, però, in questo caso, di muoversi con un po’ di anticipo per avere una visuale soddisfacente. Infine due curiosità: la prima è che la Dubai Fountain è stata realizzata dalla medesima società americana incaricata della costruzione della fontana all’esterno del Casinò Bellagio di Las Vegas; la seconda, invece, è che la fontana è stata scelta, nel 2016, per il lancio del logo di Expo 2020 che, come ricordato in apertura, si svolgerà proprio a Dubai. Da vedere!

Dubai Mall

Dubai Mall

Inaugurato nel 2008, il Dubai Mall è il più grande centro commerciale del mondo per numero di negozi. In realtà è perfino riduttivo considerarlo “solo” un centro commerciale, dal momento che per i visitatori l’esperienza va ben oltre lo shopping e la ristorazione. Ci riferiamo soprattutto al Dubai Aquarium presente all’interno della struttura (vedi foto). Si tratta di un acquario gigantesco, con vetrate altissime che reggono il peso di migliaia di litri d’acqua, in cui vivono in cattività circa 30.000 specie marine tra cui molte razze e squali. Questi ultimi rappresentano senza dubbio l’attrazione principale, al punto che è stata inaugurata una gabbia in cui subacquei non esperti in tutta sicurezza possono entrare (quasi) in contatto con gli animali. Gabbia o no, l’acquario di Dubai, all’interno del più grande Dubai Mall, è una delle tante cose da fare e vedere in città pensate anche per i più piccoli. Il turismo familiare, infatti, rappresenta un segmento importante per la città destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Per maggiori informazioni consultare i siti: thedubaimall.com e thedubaiaquarium.com (disponibile, per entrambi, la versione in inglese).

Burj Khalifa

Burj Khalifa

In attesa dell’inaugurazione di “The Tower” prevista per il 2020, il Burj Khalifa resta l’icona più famosa di Dubai. Parliamo di un edificio di 829 metri, suddiviso in 163 piani, e con ben 57 ascensori. Appartamenti, ristoranti, piscine, club e perfino un hotel di lusso di proprietà di Giorgio Armani sono le cose che i visitatori trovano all’interno di questo edificio simbolo della “New Dubai” cresciuta attorno la Sheikh Zayed Road, una delle due arterie stradali della città (l’altra è la Jumeriah Road che corre più a sud). Ai piedi del grattacielo, invece, è sorto Downtown Dubai, quartiere dove design, moda e commercio la fanno da padrone. Tuttavia, la visita al Burj Khalifa prevede una tappa obbligata ai piani 124, 125 e 148 dove sono ubicati i punti di osservazione (observation decks) da cui ammirare il futuristico skyline cittadino. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale: www.burjkhalifa.ae (disponibile la versione in inglese).

Dubai Frame

Dubai Frame

Il passaggio dalla “Old Dubai” (quella, per intenderci, su cui ci siamo soffermati finora) alla “New Dubai” coi suoi grattacieli e isole artificiali, dal 2018 prevede una tappa intermedia al “Dubai Frame”. Si tratta di una cornice in vetro e acciaio alta 150 metri in tinta dorata che appunto “incornicia” il paesaggio urbano della città. Al piano terra c’è un museo che ripercorre le diverse tappe del passaggio da villaggio di pescatori a metropoli, dopodiché si prende un ascensore e si attraversa una galleria con schermi tridimensionali per arrivare, infine, al punto panoramico che abbraccia lo skyline della città. Passato, presente e futuro in un’unica struttura che, inaugurata a inizio del 2018, ambisce a grandi numeri. Quei grandi numeri che, come sottolineato da diversi analisti, servono a Dubai per compiere una seconda e più decisiva transizione dall’economia petrolifera a quella turistica. Per maggiori informazioni sulla struttura e le modalità di visita consultare il sito ufficiale: www.dubaiframe.ae (disponibile la versione in inglese).

Deira

Deira

Come ogni città araba Dubai pullula di souk, caratteristici e affollati mercati dove si vende di tutto: abbigliamento, elettronica, spezie, ortaggi e preziosi. In città ce ne sono diversi: alcuni sono stati rivisitati in chiave moderna per metterli al passo con l’evoluzione architettonica del territorio; altri, invece, hanno mantenuto un impianto tradizionale e perciò rappresentano un’occasione imperdibile per un contatto più autentico con la città e i suoi abitanti. Il souk di Deira appartiene a questa seconda categoria, ed è famoso soprattutto per l’oro e le spezie. Gioiellerie una dietro l’altra vendono pezzi unici, gemme e monili a prezzi inferiori del 20, talvolta del 30% rispetto alla media italiana (vedi foto). Il mercato delle spezie, invece, vede la presenza di molti chef provenienti da ogni parte del mondo che nella dimensione internazionale di Dubai trovano un’importante occasione di crescita professionale. Da non perdere!

Dubai Museum

Dubai Museum

A circa 500 metri da Bastakiya c’è l’Al-Fahidi Fort, l’edificio più antico di Dubai. Com’è facilmente intuibile si tratta di una fortezza a tutela della città (o meglio, a tutela di quella che allora, il 1797, era la dimensione urbana di Dubai). Dal 1971, invece, Al-Fahidi Fort ospita il museo cittadino, tappa imperdibile per approfondire il passato di Dubai, prima che petrolio e turismo ne cambiassero le coordinate economico-sociali. Si scoprono, ad esempio, dettagli fondamentali sulla secolare capacità di adattamento al deserto, sull’importanza dell’acqua e delle oasi, sulla cantieristica navale, la raccolta delle perle, senza ovviamente dimenticare il rapporto profondo con l’Islam. Insomma ci sono linee evidenti di frattura ma anche straordinarie continuità senza le quali Dubai non sarebbe diventata quel che è oggi. Da vedere!

Bastakiya

Bastakiya

In apertura abbiamo detto che il connubio tra modernità e tradizione è ciò che rende Dubai tanto affascinante. Bastakiya, nella zona di Bur Dubai, è la prova provata di quanto affermato. Le case di questo vecchio quartiere, infatti, sono sormontate da un singolare sistema di aerazione che per secoli ha garantito la refrigerazione degli interni a fronte di temperature che durante il periodo estivo (da aprile a novembre) superavano – e tuttora superano – sovente i 40 gradi centigradi. Stiamo parlando delle “torri del vento”, vere e proprie strutture ingegneristiche pensate per incanalare verso il basso le correnti d’aria fresca in circolo dai 15 metri in su di altezza. Un sistema di condizionamento ante litteram con la particolarità, però, che non prevede alcun consumo di elettricità. Viene naturale fare il confronto coi potenti condizionatori che refrigerano invece le stanze degli hotel e le private abitazioni di Dubai al costo di un notevole dispendio energetico. Bastakiya, quindi, è il contraltare della modernità ipertecnologica di Dubai ma, ciononostante, partecipa in egual misura alle fortune turistiche della città. Da qui la sua importanza. Imperdibile!

Non maltrattare la natura

Non maltrattare la natura

Abbiamo più volte accennato alla tutela ambientale come fattore decisivo per il successo turistico delle Dolomiti. La considerazione, però, va fatta su due livelli: quello istituzionale, con gli sforzi amministrativi delle comunità locali tesi a garantire decoro e fruibilità del patrimonio paesaggistico-ambientale; e quello, altrettanto importante, del comportamento dei singoli cui viene esplicitamente richiesto di non violare le regole stabilite: dalla carta a terra, al divieto di raccolta di funghi, fiori e piante. Avvisati.

Escursioni: non dimenticare di comunicare dove si è diretti

Escursioni: non dimenticare di comunicare dove si è diretti

Restiamo in tema escursioni. Dal più esperto degli alpinisti al trekker amatoriale tutti, in montagna, sono tenuti al rispetto di una semplice ma fondamentale regola: comunicare, prima di partire, dove si è diretti. Ovviamente ce n’è un’altra altrettanto importante: studiare prima il percorso, meglio ancora confrontandosi con qualcuno del luogo, magari già alla reception. Queste accortenze fanno la differenza nell’eventualità di soccorsi (può succedere che il cellulare non prenda) e quindi non bisogna mai sottrarvisi. Avvisati.

Escursioni: non raggiungere per forza la meta

Escursioni: non raggiungere per forza la meta

Quando si fa un’escursione in montagna bisogna considerare diversi fattori. Due in particolare: variabilità meteorologica e condizioni fisiche. Il tempo, infatti, può mutare anche repentinamente passando dal bello alla pioggia in pochi minuti (questo al netto di tutte le combinazioni possibili legate alla stagione, all’altitudine ecc.). L’evenienza obbliga gli escursionisti a portare sempre con sé una giacca antipioggia e antivento per non farsi cogliere di sorpresa. Quanto alle condizioni atletiche, il consiglio è quello di ascoltare il proprio corpo, indipendentemente dal grado di difficoltà dell’escursione e dal livello di preparazione. In altri termini, pur se allenati, conviene fare marcia indietro al primo segnale di cedimento, anche solo psicologico.