Secondo leggenda la Cattedrale sorgerebbe nel punto esatto in cui San Patrizio battezzava i pagani irlandesi che decidevano di convertirsi. E in effetti sotto questa chiesa, la più grande d’Irlanda, scorre il fiume sotterraneo Paddle motivo per il quale, nonostante le diverse ristrutturazioni dell’edificio nel corso dei secoli, non è mai stato possibile costruire una cripta. Ancora oggi, all’interno della chiesa, una croce posta su una lastra di pietra indicherebbe la posizione del pozzo cui avrebbe attinto il santo per la sua attività di conversione. Non è l’unica leggenda. Un’altra, datata 1492, racconta di una disputa tra i sostenitori del conte di Kildare e il conte di Ormond. Un nipote di quest’ultimo – secondo il racconto – si barricò nella sala capitolare della chiesa e questo rese necessario un compromesso tra le parti per porre fine alle ostilità. Compromesso che vide protagonista il conte Kildare che, per dimostrare la sua buona fede, praticò un foro nella porta della sala e vi infilò un braccio col rischio concreto che gli venisse amputato. E invece, fortunatamente, la mano gli fu stretta il che contribuì a comporre la lite. Da quest’episodio, il proverbio irlandese “to chance your arm” che significa appunto esser disposti a correre qualche rischio per raggiungere i propri obiettivi. Non solo leggende. Nella Cattedrale di San Patrizio, in cui spicca il contrasto tra la facciata austera e la vivacità degli interni, sono seppellite oltre 500 personalità illustri di Dublino e d’Irlanda. Tra queste, Jonathan Swift, autore del famoso romanzo “I Viaggi di Gulliver”, nonché a lungo decano della chiesa. Chiesa che, ricordiamo, non è sede vescovile, merito, quest’ultimo, che spetta invece all’altra cattedrale cittadina, la “Christ Church” (vd. prossimo paragrafo). Per maggiori informazioni sulla Cattedrale di San Patrizio visita il sito ufficiale: www.stpatrickscathedral.ie (disponibile anche la versione italiana).