Palazzo Reale

Palazzo Reale

Residenza reale e monumento storico-culturale: sta in quest’ambivalenza l’appeal turistico del Palazzo Reale di Stoccolma. Il castello esisteva già, ma quello che noi ammiriamo è opera dell’architetto Nicodemus Tessin il Giovane incaricato dal re Carlo XI (1655 – 1697) di adeguare “Tre Kronor”, la vecchia fortezza medievale, alle aspirazioni imperiali della casa reale. Per una serie di vicissitudini, il progetto di Nicodemus Tessin vide la luce solo 60 anni dopo il conferimento dell’incarico. Per la precisione, nel 1754, allorquando il re Adolfo Federico e la regina Lovisa Ulrika poterono trasferirisi definitivamente nel nuovo palazzo ultimato dall’architetto Carl Harleman (sotto la direzione artistica di Carlo Gustavo, figlio di Nicodemus Tessin). Un trionfo di barocco e roccocò in cui oggi hanno luogo le principali cerimonie e visite di Stato. Nondimeno – come accennato all’inizio – il Palazzo Reale di Stoccolma è aperto al pubblico. Per saperne di più su quest’attrazione turistica visita il sito ufficiale: www.kungahuset.se. Da non perdere il cambio della guardia che in estate ha luogo tutti i giorni (dal lunedì al sabato, 12.15; domenica 13.15) mentre nelle altre stagioni si ripete soltanto tre volte la settimana (mercoledì e sabato, 12.15; domenica 13.15).

Gamla Stan

Gamla Stan

La visita di Stoccolma cominicia, immancabilmente, dal suo centro storico. Per la precisione da Stortorget, la piazza di Gamla Stan, cuore medievale cittadino sull’isola di Stadsholmen. È qui che si trovano il Palazzo Reale, la Cattedrale (Storkyrkan) e il Palazzo della Borsa (Börshuset) che, oltre a rappresentare il centro finanziario svedese, ospita il Museo del Nobel (Nobelmuseet) celebre per i suoi archivi-audio con i discorsi tenuti in occasione del ritiro del premio. Non è finita, perché poco lontano dalla piazza scorrono Västerlånggatan e Österlånggatan due tra le strade principali dello shopping cittadino, quotidianamente invase da migliaia di turisti a spasso tra boutique di lusso e negozietti vintage. Da non perdere.

Meglio evitare le camere ai piani bassi

Meglio evitare le camere ai piani bassi

La scelta dell'hotel (clicca qui per quelli consigliati) – si sa – è uno degli aspetti più importanti di una vacanza, quello da cui discendono tutta una serie di altri fattori decisivi per l'esito del soggiorno. Tra i diversi aspetti da considerare, a Tenerife c'è anche il piano della camera. E già, perché specialmente nel sud dell'isola (Los Cristianos, Playa de las Américas e Costa Adeje), sono molti i locali a rimanere aperti tutta la notte con l'inevitabile – e per qualcuno insopportabile – sottofondo musicale. Perciò, se siete tra quelli che per dormire hanno bisogno di silenzio, conviene che scegliate una camera ai piani alti.

Attenzione ai borseggiatori

Attenzione ai borseggiatori

Tenerife, ma il discorso può essere tranquillamente esteso a tutto l’arcipelago canario, è un’isola sicura. Non ci sono gang a dividersi il controllo di strade, piazze, quartieri e vicoli, né si registrano fatti di cronaca particolarmente efferati. Il massimo che può succedere è che qualcuno vi alleggerisca il portafoglio (non quello obbligazionario!) magari mentre siete in spiaggia, in fila per l’autobus, passeggiando sul lungomare ecc. Insomma, essendo un’isola in cui si vive prevalentemente all’aperto, di situazioni propizie per i borseggiatori ce ne sono diverse. Ciò detto, nessuna paura: basta qualche precauzione di buon senso come chiudere bene la borsa, evitare di tenere il portafoglio in bella vista, non girare con molti contanti e non avrete alcuna sorpresa sgradita.

Occhio a cosa mettere in valigia

Occhio a cosa mettere in valigia

È vero, le Isole Canarie vantano un clima meraviglioso, una sorta di primavera permanente (anche se in estate la temperatura supera i 30 gradi) che favorisce un costante afflusso turistico 12 mesi l’anno. È vero anche, però, che il nord dell’isola è più ventoso e piovoso del versante meridionale, senza dimenticare l’eccezione del Monte Teide che con i suoi 3000 e passa metri di altezza merita un discorso a parte. E siccome in apertura abbiamo detto che Tenerife è un’isola dalle 1000 esperienze tocca adeguarsi pure col vestiario. In generale va bene un abbigliamento casual, ma in valigia oltre a costumi, bermuda e pareo mettete anche giacche, pantaloni e maglioni per i mezzi tempi. Ovviamente, se avete intenzione di fare trekking occorrono scarpe e indumenti adatti.

Il vino di Tenerife

Il vino di Tenerife

La viticoltura ha rappresentato per secoli la principale risorsa economica di Tenerife. Poi, nel corso del ‘900, le cose sono cambiate e il vino canario (Tenerife, da sola, produce il 50% del vino dell’intero arcipelago) ha perso l’originario prestigio. Un prestigio dovuto in particolar modo alla Malvasia, vitigno diffuso in molte parti dell’Europa meridionale e giunto a Tenerife da Creta, la più grande delle isole greche. Negli ultimi 30 anni, però, la produzione vinicola ha recuperato progressivamente terreno. Sono aumentate le superfici vitate, sono cambiate le tecniche ed è ripreso l’export che nel ‘700 e ‘800 aveva portato il vino canario sulle tavole delle più importanti corti europee. Ovviamente il gap con i vini italiani, francesi e portoghesi rimane, ma va progressivamente assottigliandosi, il che ha dell’incredibile considerando le difficili condizioni orografiche che, in molti casi, impediscono la completa meccanizzazione del processo produttivo. La vite viene infatti coltivata su terrazzamenti che vanno dai 100 ai 1000 metri di altezza sul livello del mare. Chiaramente non si coltiva solo malvasia. L’isola vanta un’ottima produzione di rossi e, dal 1992, i vini di Tacoronte-Acentejo, distretto vinicolo a nord dell’isola, appartenente alla provincia di Santa Cruz de Tenerife, hanno ottenuto la “Denominazione d’Origine” (DO), l’equivalente spagnolo del nostro DOC. Insomma una terra di sole, mare e vulcani non poteva che vantare anche una produzione vinicola di qualità. Provare per credere!

Loro Parque

Loro Parque

Non c’è solo il Siam Park. A Puerto de La Cruz, nel nord dell’isola, c’è il Loro Parque, giardino zoologico reclamizzatissimo in ogni angolo di Tenerife. Perciò, in qualsiasi parte dell’isola decidiate di soggiornare, mettete in conto di imbattervi in un manifesto, un adesivo, una brochure che pubblicizza la struttura. Questo zoo è famoso sopratutto per ospitare la più grande collezione mondiale di pappagalli ma, nel tempo, il repertorio faunistico si è fatto sempre più vasto: pinguini, tartarughe, scimpanzè, leoni marini, delfini, orche e persino coccodrilli; nei 15 e passa ettari di questo parco è davvero impossibile annoiarsi. Insomma, Tenerife strizza l’occhio a tutti: giovani, adulti, anziani (l’isola ha anche una vocazione termale), escursionisti, amanti del mare, single, coppie e famiglie con bambini. Soprattutto, famiglie con bambini che sull’isola più grande dell’arcipelago canario hanno davvero molte cose da fare e vedere. Il Loro Parque ne è la prova. Per maggiori informazioni sul parco (stessa proprietà del Siam Park) visita il sito ufficiale: www.loroparque.com

Siam Park

Siam Park

Desiderate lanciarvi in picchiata da uno scivolo di 28 metri? Oppure surfare in piscina ed essere sputati in acqua da un drago? Al Siam Park, uno dei parchi acquatici migliori al mondo (sicuramente il primo in Europa), sono possibili queste ed altre esperienze. Già perché accanto a giochi d’acqua più adrenalici come quelli appena ricordati ce ne sono altri, invece, adatti alle famiglie con bambini al seguito. E non è finita perché il parco dispone anche di una vastissima area relax, in cui spicca una stupenda spiaggia di finissima sabbia bianca, ovviamente attrezzata con ombrelloni, lettini e sdraio. Insomma, sarà pure un “divertimentificio” che farà storcere il naso a chi è alla ricerca di emozioni meno commerciali, ma ci sta. Anche perché, come abbiamo visto finora, a Tenerife non mancano di certo esperienze più wild. Per saperne di più sui giochi, le attrazioni, gli orari, i prezzi e tutto il resto visita il sito ufficiale: www.siampark.net

Surf a Tenerife

Surf a Tenerife

Il versante meridionale dell’isola è famoso anche per il surf. Specie da ottobre a marzo, a Playa de las Américas accorrono surfisti da ogni parte della Spagna e non solo. Le spiagge più indicate di Tenerife sud sono Las Palmeras ed El Conquistador, anche se si surfa sull’intero litorale. Non mancano i “centri dedicati” dove noleggiare tavola, muta, calzari e tutto il necessario per cavalcare le onde in sicurezza. Ovviamente è possibile prenotare una lezione (o più lezioni) per imparare i fondamentali della disciplina. Il divertimento è assicurato.

Playa de las Américas

Playa de las Américas

Il cuore festoso di Tenerife. È qui, nel versante sud-occidentale (includendo nel discorso anche le località di Costa Adeje e Los Cristianos), che si concentra il grosso del flusso turistico dell’isola. O meglio, il grosso dei turisti che scelgono Tenerife per una vacanza all’insegna di mare, sole e vita notturna. Insomma divertimento sfrenato, ma anche situazioni indicate per chi viaggia con bambini al seguito. Oltre dieci chilometri di litorale in cui si susseguono ristoranti, bar, discoteche, negozi, resort, campi da golf e, ovviamente, spiagge: Playa de Los Cristianos (Los Cristianos), Playa de las Vistas (Playa de las Américas), Playa de Troya (Playa de las Américas), Playa del Duque (Costa Adeje) e Playa de la Encaramada (Costa Adeje) quelle più famose, in cui oltre a stare stesi al sole o a fare il bagno si possono praticare numerose attività. Dalle immersioni, al whale watching fino alla pesca d’altura ce n’è davvero per tutti i gusti ed esigenze. Da non perdere!

Los Gigantes

Los Gigantes

Los Gigantes è un’altra tappa imperdibile di una vacanza a Tenerife. Si tratta di una piccola località turistica (anche se l’incessante sviluppo edilizio rende i paesi della costa occidentale sempre più una conurbazione) famosa per le omonime “Acantilados de Los Gigantes”, complesso di scogliere a picco sul mare di altezza variabile tra i 300 e i 600 metri. Uno scenario naturalistico imponente che deve la sua popolarità soprattutto al diving. È qui, lungo la base sommersa delle scogliere, che, a detta dei più, si fanno alcune tra le immersioni più belle dell’isola. Non è un caso, perciò, che i centri diving siano diversi e tutti di ottimo livello. Oltre alle immersioni, Los Gigantes è la base per escursioni di whale watching, nonché stazionamento dei taxi-boat che fanno la spola con Masca, spettacolare villaggio a picco sul mare con un’insenatura davvero da sogno. Volendo, Playa De Masca è raggiungibile anche da terra ma l’escursione è lunga (6 ore tra andata e ritorno) e non priva di ostacoli. Perciò i taxi boat che partono da Los Gigantes rappresentano un’ottima alternativa sia per chi non è avvezzo al trekking, sia per quelli che dopo aver raggiunto l’insenatura via terra preferiscono evitare la fatica del ritorno. Per maggiori informazioni a riguardo: www.maritimaacantilados.com (disponibile la versione italiana del sito).

Garachico

Garachico

Dopo La Laguna e La Orotava è consigliata anche la visita di Garachico. Dei tanti comuni in cui è divisa amministrativamente Tenerife, questo paesino di circa 5000 anime è uno dei pochi ad aver conservato pressoché intatta l’identità canaria. Non ci sono grandi alberghi e non ci sono spiagge. Al loro posto case bianche, strade acciottolate e bellissime piscine naturali in cui fare il bagno con tutta la famiglia. Queste pozze sono poco distanti dal Castello de San Miguel, piccola fortezza medievale dalla cui torre si scorge un panorama che abbraccia la cittadina e l’Atlantico. Garachico vanta inoltre origini italiane. Fu fondata infatti dal genovese Cristofaro da Ponte che nel ‘500 assicurò al paese prosperità e benessere grazie all’abilità e ai contatti di mercante. Una vocazione commerciale che proseguì a gonfie vele fino al 1706 quando una terribile eruzione devastò il paese compreso il porto, snodo principale dello sviluppo locale. E, non a caso, un busto all’ingresso del Parque de La Puerta de Tierra, dove sono custoditi i resti del porto di Garachico, ricorda agli astanti l’importanza storica di questo mercante genovese. Interessante!

Parque Nacional del Teide

Parque Nacional del Teide

3178 metri di altezza; 18.990 ettari di superficie; circa 4 milioni di visitatori l’anno; dal 2007 Patrimonio dell’Umanità Unesco. Bastano poche significative cifre per comprendere l’importanza di questo parco nazionale. Per ammirarne la bellezza, invece, bisogna guadagnare la vetta (“Pico del Teide”) sia a piedi che con la più pratica funivia (www.telefericoteide.com). Molti optano per una “soluzione mista” utilizzando la teleferica per scendere dopo aver scalato la montagna. Bisogna tener presente, però, che la variabilità metereologica può provocare l’improvvisa interruzione del servizio penalizzando gli escursionisti. Quanto alle cose da vedere c’è solo l’imbarazzo della scelta: dalle Roques de Garcia, pinnacoli di lava pietrificata che si trovano a circa 2000 metri di altezza (il più famoso è il “Roque Cinchado”), al Pico Viejo (in italiano “Picco Antico”) il monte responsabile dell’ultima eruzione nel 1798, fino all’Observatorio del Teide, uno dei centri astrofisici migliori al mondo. Ovviamente, la salita in cima va pianificata in dettaglio. Conta il periodo dell’anno in cui si vuol effettuare l’escursione ma, aspetto ancor più importante, contano le condizioni di salute. Pur non essendo l’Himalaya, infatti, l’aria a oltre 3000 metri di altezza è rarefatta, perciò bisogna avere la certezza di reggere fisicamente la ridotta disponibilità di ossigeno. Sul sito ufficiale della riserva la lista delle attività, le informazioni utili sul parco e le istruzioni per prenotare on line la salita.

San Cristóbal de La Laguna

San Cristóbal de La Laguna

San Cristóbal de La Laguna, più comunemente “La Laguna”, è l’antica capitale di Tenerife. Dagli anni ’20 del secolo scorso ha perso il suo status a vantaggio della vicina Santa Cruz rimanendo, però, sede universitaria e vescovile dell’isola. Aspetti che hanno consentito alla città di conservare il primato culturale e, assieme a questo, anche quello della vita notturna più movimentata di Tenerife. Il “cuadrilatero”, famosissima area del centro storico, è ricco di bar e locali dove si balla prevalentemente house, garage, ambient e musica etnica. Un sound giovane che oltre a venire incontro ai gusti dei tanti studenti presenti, strizza l’occhio ai turisti che desiderano divertirsi fino a tarda notte. Di giorno, però, quelle stesse strade recuperano appieno la peculiare dimensione storica che nel 1999 è valsa al “Casco histórico de La Laguna” la tutela UNESCO tra i siti Patrimonio dell’Umanità. Tante, davvero, le cose da vedere a cominciare dalla Cattedrale fino al Teatro Leal realizzato nel 1913 dall’architetto Antonio Pintor Ocete. Menzione a parte per il “Museo de la Ciencia y el Cosmos” (Museo della Scienza e del Cosmo) che, al pari del “Museo de la Naturaleza y el Hombre” richiamato in precedenza, merita assolutamente una visita. Per saperne di più sui principali musei di Tenerife visita il sito: www.museosdetenerife.org.

Auditorio

Auditorio

Considerato l’edificio più elegante dell’arcipelago canario, nonché uno dei più rappresentativi dell’architettura spagnola, l’Auditorio di Tenerife merita senz’altro una visita. Anche chi non è appassionato di musica sinfonica o da camera (è sede dell’Orquesta Sinfonica de Tenerife) rimane infatti colpito dal modo in cui l’architetto Santiago Calatrava è riuscito a coniugare la modernità delle linee con il rispetto dell’ambiente atlantico in cui è inserita la struttura. Un edificio bianco, in cemento armato, a forma di vela, sormontato da una cupola che invece ha la forma di un’onda. Insomma, un’opera avveneristica che dà lustro alla capitale Santa Cruz e all’intera isola, al punto da esser diventata nel volgere di pochi anni (l’Auditorio è stato terminato nel 2003) una delle principali attrazioni turistiche del territorio. Per maggiori informazioni sugli eventi in calendario, gli orari di apertura e le visite guidate visita il sito ufficiale: www.auditoriodetenerife.com.