L’ultimo tratto di strada per arrivare a Cala d’Hort non è agevole e talvolta capita di non trovare posto nel parcheggio sopra la spiaggia. Spiaggia che tra l’altro non è grandissima, appena 200 metri di lunghezza. E allora, vien da chiedersi, come mai è una delle più apprezzate di Ibiza? Certamente per la qualità delle acque, anche se il mare a Ibiza è quasi dappertutto di ottimo livello, e quindi la popolarità di Cala d’Hort va ricercata altrove. Il motivo vero per cui i turisti arrivano fin qui (23 chilometri da Ibiza, 11 da Sant Josep de Talaia) è la vista delle tre “Isole dei Draghi”: Es Vedrà (vd.foto), Es Vedranell, Es (Sa) Galera. Specialmente Es Vedrà, scoglione alto 382 metri la cui visione, da un certo punto in poi, rappresenta una guida sicura per gli automobilisti che si accingono a raggiungere la località. Come accade quasi sempre in questi casi, Es Vedrà è al centro di numerose storie: dagli immancabili ufo a quella, più famosa, secondo cui l’isola era abitata da un gigante ghiotto di calamari. Leggenda vuole che, per placare il suo insaziabile appetito, il titano rapì due giovani pescatori la cui unica ragione di sopravvivenza divenne appunto quella di soddisfare le richieste del mostro. Un giorno, però, uno dei due ebbe l’intuizione di mischiare un riccio tra i molluschi, circostanza che provocò forti crampi addominali al gigante consentendo, di converso, la fuga dei ragazzi. Leggende a parte, la vista ravvicinata di Es Vedrà ha un appeal magnetico, in particolare al tramonto. Non bisogna dimenticare, infatti, che Cala d’Hort si trova nel versante occidentale dell’isola, ed è perciò uno dei luoghi più indicati per chi ama le atmosfere crepuscolari.