Salendo verso l’Ano Poli, la Città Alta di Salonicco, si ha la sensazione di entrare in un’altra epoca. È la parte più antica della città, risalente a oltre duemila anni fa, e conserva intatto quel fascino sospeso tra Oriente e Occidente che caratterizza l’anima più autentica di Salonicco. Situata tra le mura bizantine settentrionali e orientali e via Olympiados, rappresenta il quartiere più suggestivo e coeso del capoluogo macedone. Sfuggita al grande incendio del 1917, l’Ano Poli ha mantenuto quasi intatta la sua trama urbana originaria, fatta di vicoli lastricati, piccole piazze e case colorate che alternano elementi macedoni, ottomani, neoclassici ed eclettici. Camminando tra le stradine di quartieri come Tsinari, si ha l’impressione di trovarsi in un villaggio tradizionale più che in una metropoli moderna: qui il tempo sembra davvero rallentare, e ogni scorcio invita alla sosta. L’area è delimitata dalle antiche mura bizantine, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO, da cui si aprono panorami straordinari sul Golfo Termaico e, nelle giornate limpide, fino al Monte Olimpo. Imperdibile il punto panoramico della Torre Trigonio, un tempo porta d’accesso alla città alta. Tra i monumenti principali spiccano il Monastero di Vlatadon, unico ancora attivo in città (vd. foto), e la possente fortezza Eptapyrgio, utilizzata come prigione fino al 1989 e riconoscibile per le sue torri (vd. prossimo punto). Da non perdere anche le chiese di Osios David, di Aghia Aikaterini (XIII secolo) e di Aghios Nikolaos Orphanos (XIV secolo), quest’ultima celebre per i suoi splendidi affreschi. Ano Poli è, in definitiva, il luogo dove il genius loci di Salonicco si manifesta con più forza: un intreccio di memorie bizantine e ottomane, di spiritualità e quotidianità, che restituisce al visitatore l’immagine più intima e duratura della città.