Lago di Garda

Foto di Edmund Hochmuth
Lago di Garda

11 cose da fare e vedere sul Lago di Garda e 1 da non fare

Uno straordinario condensato di storia, tradizioni, cultura e bellezze paesaggistico-ambientali. Il lago di Garda è tutto questo e anche di più, dal momento che ogni luogo, anfratto, panorama offre una suggestione diversa a seconda del periodo dell’anno. Durante la bella stagione, ovviamente, i ritmi sono serrati, mentre in autunno e inverno prevalgono atmosfere più contemplative, finanche un po’ malinconiche. Detto questo, il turismo rappresenta di gran lunga la risorsa principale delle località che si susseguono lungo le sponde del lago che – giova ricordare -, lambisce ben tre regioni: Veneto (provincia di Verona); Trentino Alto Adige (provincia di Trento) e Lombardia (provincia di Brescia). Insomma il regionalismo, in questo caso, convive con un sentimento comunitario altrettanto forte che deriva dalla consapevolezza di vivere in un contesto meraviglioso frequentato ogni anno da milioni di visitatori. Di seguito vediamo insieme i principali punti di interesse del Lago di Garda con l’avvertenza che si tratta di un elenco per forza di cose parziale, tuttavia utile per un primo approccio coi luoghi. Buona lettura.

1 Peschiera del Garda

Foto di Tommy_Rau
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Peschiera del Garda

Il nostro tour alla scoperta delle meraviglie del Lago di Garda parte da Peschiera, cittadina di poco più di 10.000 abitanti in provincia di Verona. Peschiera del Garda è un compendio quasi perfetto di quelle caratteristiche alla base delle fortune turistiche del territorio cui abbiamo accennato in apertura. Storia: dal periodo romano, passando per le dominazioni scaligera, veneziana, austro-ungarica fino all’Unità d’Italia. Cultura: ben due siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO: la Fortezza di Peschiera, che tuttora cinge il centro storico, e il sito palafitticolo del Lago di Frassino, distante circa 2 chilometri dalla città. Ambiente: dal già citato Lago di Frassino, ideale per gli amanti del birdwatching, ai circa tre chilometri di litorale per attività balneari e sportive. Pochi cenni, tuttavia utili a rendere l’importanza di una località al centro di numerose vicende italiane. Una su tutte: il Convegno, l’8 novembre 1917, tra Vittorio Emanuele III e gli alleati francesi e inglesi. In occasione di quella riunione, che si tenne in una sala del Palazzo del Comandante (o Palazzina Storica), il re italiano annunciò la resistenza sul Piave che poi portò alla vittoria della Prima Guerra Mondiale. E proprio la Palazzina Storica, insieme al Santuario della Madonna di Frassino, sono altri due siti di interesse che vale assolutamente la pena visitare. Da non perdere!

2 Gardaland

Foto di Martin Lewison
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Gardaland

A pochi chilometri da Peschiera, nel comune di Castelnuovo del Garda, c’è il parco divertimento più grande d’Italia e tra i più grandi d’Europa. Parliamo di Gardaland che, con quasi tre milioni di visitatori l’anno, senza dubbio contribuisce alla popolarità del lago pur non affacciandosi direttamente su di esso. Ovviamente all’interno del parco, alla stregua di quanto avviene a Parigi con Disneyland, sono presenti diversi hotel, ma nulla vieta di soggiornare all’esterno e organizzare la vacanza in maniera diversa. Per dire, dalla stazione ferroviaria di Peschiera del Garda c’è un comodo servizio navetta che congiunge le due località. Quanto alle cose da fare e vedere c’è solo l’imbarazzo della scelta, compreso un magnifico acquario che dal 2008 incontra un crescente successo di pubblico. Per maggiori informazioni si rimanda al sito ufficiale: www.gardaland.it.

3 Punta San Vigilio

Foto di Gianni Crestani
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Punta San Vigilio

Sono poche le località turistiche a disporre contemporaneamente di tutte le caratteristiche in grado di ammaliare un visitatore. Punta San Vigilio, nel comune di Garda, è una di queste. Non a caso, nel corso dei secoli questo luogo ha visto la presenza di tantissimi ospiti illustri: scrittori (su tutti Goethe), reali, capi di Stato e, in tempi più recenti, attori e sportivi: tutti immancabilmente ammaliati dal panorama e dal fascino del luogo. Dal porticciolo, infatti, la vista abbraccia l’intero lago di Garda spingendosi fino al dirimpettaio golfo di Salò di cui parleremo più avanti. Nei mesi estivi, inoltre, è possibile fare il bagno nel Parco Baia delle Sirene. L’ingresso è a pagamento ma al tramonto e nei periodi di bassa stagione si riesce a entrare anche gratis. Non è finita perché da Punta San Vigilio parte anche l’escursione per il Monte Luppia, lungo un sentiero disseminato di incisioni rupestri di notevole importanza storico-archeologica. Insomma, una località che rimane scolpita nel cuore e nella mente, tappa imprescindibile di un tour alla scoperta del Lago di Garda. Da non perdere!

4 Malcesine

Foto di kordula vahle
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Malcesine è tra le tappe imperdibili di un tour alla scoperta del Lago di Garda. Il centro storico ha conservato un’atmosfera medievale per niente scalfita dalla modernità di negozi, bar, ristoranti e le altre attività commerciali presenti. Insomma, qui nella parte di lago che va stringendosi verso nord, antico e moderno convivono benissimo a dimostrazione che non sempre il turismo distrugge la storicità dei luoghi. L’esempio più riuscito, da questo punto di vista, è sicuramente il Castello Scaligero che domina l’abitato. All’interno di questa fortezza del VI secolo c’è il Museo di Storia Naturale del Garda e del Monte Baldo. Nove sale che appunto raccontano la straripante natura del lago e della montagna che coi suoi 2.200 metri di altezza si estende tra le province di Verona e Trento. Monte Baldo che è collegato a Malcesine da una comodissima funivia che da fine marzo ai primi di novembre consente a migliaia di turisti di dedicarsi alle attività outdoor: dal trekking, alla mountain bike, fino alle più comode passeggiate nella natura. Per maggiori informazioni consultare il sito: funiviedelbaldo.it.

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5 Riva del Garda

Foto di Hans Hansen
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In un tour alla scoperta del Lago di Garda non può certo mancare Riva del Garda, all’estremità settentrionale del lago. In effetti, il contesto è di grande fascino: già solo il centro storico col suo dedalo di viuzze, le chiese, Piazza III Novembre, Torre Apponde e Piazza Catena regala suggestioni a non finire, ma guai a dimenticare tutto quel che c’è attorno. Ci riferiamo innanzitutto alla Rocca, la fortezza edificata nel 1124 su disposizione del principe vescovo di Trento Altemanno (e poi passata in mano scaligera, veneziana e asburgica), ma nel raggio di appena qualche chilometro si susseguono altri siti di notevole interesse paesaggistico-ambientale. Per limitarci ai tre più famosi ricordiamo la Cascata del Varone, Canale di Tenno (con l’attiguo e bellissimo lago) e il Lago di Ledro su cui ci soffermeremo più dettagliatamente in seguito. Dopo aver passato in rassegna i punti di interesse, bisogna considerare pure il fattore climatico. Riva del Garda, infatti, ha dalla sua un clima sub-mediterraneo con temperature assai diverse da Trento e dal resto della regione. Un aspetto, questo, che contribuisce notevolmente alle fortune turistiche della località, cui conviene dedicare almeno un paio di giorni della propria vacanza. Da vedere!

6 Lago di Ledro

Foto di Daniel Fürhapter
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In precedenza abbiamo scritto che per visitare al meglio Riva del Garda occorrono almeno un paio di giorni. Questo per vedere anche quel che c’è intorno a questa cittadina di circa 17.000 abitanti affacciata sul versante settentrionale del lago omonimo. E, tra le tante cose da vedere, una menzione particolare va sicuramente al Lago di Ledro. Parliamo di uno dei laghi più belli del Trentino con un perimetro di oltre 10 chilometri attorno al quale sono sorte numerose attività ricettive. Il turismo, però, non ha stravolto l’identità del luogo che continua a essere frequentato soprattutto dagli amanti del trekking e delle altre attività outdoor: su tutte canoa, vela e mountain bike. Non è finita perché il Lago di Ledro è famoso anche per le sue palafitte, dal 2011 sotto tutela UNESCO al pari di quelle di Peschiera ricordate all’inizio. Del villaggio palafitticolo di Ledro ci si accorse nel 1929, anno in cui venne attivata la centrale idroelettrica al servizio di Riva del Garda. L’abbassamento del livello dell’acqua fece emergere centinaia di pali e un’infinità di altri reperti da quel momento in poi sotto la lente di ingrandimento di archeologi e altri esperti. In anni più recenti si è provveduto a ricreare il villaggio dell’età del bronzo in modo da contestualizzare i reperti archeologici rinvenuti. Un’operazione, questa, portata avanti in sinergia col MUSE di Trento, i cui esperti si occupano pure del campionamento e del monitoraggio dell’avifauna delle montagne che circondano questo stupendo lago alpino a 700 metri di altitudine. Da non perdere!

7 Limone sul Garda

Foto di Tommy_Rau
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Limone sul Garda

In un tour alla scoperta delle meraviglie del Lago di Garda non può mancare all’appello Limone sul Garda. Un borgo antico che ha saputo adattarsi alle sirene del turismo senza smarrire la propria identità. Il nome non deve trarre in inganno. Infatti, pur essendo la coltivazione di limoni (insieme a cedri e aranci) la principale coltura del territorio, il toponimo non ha a che fare con questa “vocazione”. Deriva invece dal latino “limen” che significa limite, confine. E che si tratti di un posto di confine non ci sono dubbi. Durante la Prima Guerra Mondiale il fatto di trovarsi tra Regno d’Italia e Impero Austro-Ungarico determinò un brusco rallentamento di agricoltura e pesca con inevitabile spopolamento del borgo. La situazione cambiò nel 1932, dopo l’ultimazione della Gardesana Occidentale, bretella stradale che pose fine al secolare isolamento di Limone sul Garda. Va detto, però, che proprio questo isolamento per altro verso ha contribuito grandemente al fascino del territorio, di cui Goethe disse un gran bene durante il suo celebre viaggio in Italia. Da vedere!

8 Vittoriale degli Italiani

Foto di paPisc
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Vittoriale degli Italiani

Come ribadito più volte nell’articolo al fascino del Lago di Garda, oltre alle bellezze paesaggistico-ambientali, concorre grandemente anche la storia. Per esempio, a circa 40 km da Limone sul Garda c’è il Vittoriale degli Italiani (comune di Gardone Riviera), complesso monumentale di edifici, piazze, giardini, corsi d’acqua e un magnifico teatro all’aperto voluto dal poeta Gabriele D’Annunzio artefice, nel 1919, della famigerata impresa di Fiume. Visitare il Vittoriale, progettato tra il 1921 e il 1938 dall’architetto Giancarlo Moroni, è perciò un’occasione irripetibile per approfondire in una volta sola sia il contesto storico, politico e culturale che portò all’affermazione del fascismo, sia una personalità complessa e geniale quale appunto quella di D’Annunzio, non riducibile alle sole vicende politiche del ventennio. Per maggiore informazioni sulla Fondazione Il Vittoriale, la storia, gli orari e le modalità di visita dell’area consultare il sito: www.vittoriale.it.

9 Salò

Foto di David Spender
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Dopo il Vittoriale degli Italiani è d’obbligo una visita a Salò. Questa cittadina di circa 10.000 abitanti, infatti, tra il 1943 e il 1945 ospitò alcuni ministeri della Repubblica Sociale Italiana (RSI) guidata da Benito Mussolini all’indomani dell’armistizio. Una stagione controversa che ancora fa discutere storici e giuristi, divisi tra quanti considerano quell’esperienza una finzione, dal momento che la RSI nacque col beneplacito tedesco, e quanti, invece, interpretano quella stagione come un colpo di coda del fascismo approdato a una vocazione insurrezionalista. Ancora oggi, a distanza di circa ottanta anni, il turismo storico (alimentato, va detto, da molti nostalgici) spinge da queste parti migliaia di visitatori. Guai però a ridurre Salò alla sola considerazione di questi aspetti. Dal lungolago, alla Torre dell’Orologio passando per il Duomo cittadino, fino ai bellissimi tour in barca (consigliato quello per l’Isola di Garda) trascorrere una giornata da queste parti è senz’altro tra le cose da fare in un tour alla scoperta del Lago di Garda. Da vedere!

10 Desenzano del Garda

Foto di cusarina
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La “capitale del lago”, come molti chiamano Desenzano, è tappa irrinunciabile di una vacanza sul Garda. L’importanza di questo comune di circa 30.000 abitanti, infatti, non è solo turistica. Desenzano è un importante nodo viario e commerciale tra Brescia e Verona, nel cuore di quel lombardo-veneto locomotiva economica del nord-est della penisola. Ovviamente, anche da un punto di vista turistico la località non sfigura affatto. Il centro storico, il lungolago e soprattutto il Castello che domina la città sono tutti punti di interesse che meritano di essere visitati. Stesso discorso per il Museo Archeologico Giovanni Rambotti che ospita molti reperti preistorici rinvenuti in zona. Non è finita perché Desenzano del Garda è anche una rinomata località balneare e le sue spiagge (Desenzano, Rivoltella e Spiaggia d’Oro) durante la bella stagione richiamano moltissimi turisti desiderosi di un bagno nelle acque del lago più bello d’Italia.

11 Sirmione

Foto di Michelle Maria

Dalla “capitale” alla “perla” del Lago di Garda. Il nostro racconto termina con Sirmione, ma la scelta di mettere questa località per ultima obbedisce esclusivamente a esigenze narrative. Al contrario, quanto a bellezze, Sirmione è probabilmente tra le primissime cose, se non addirittura la prima, da vedere sul Lago di Garda. Dalle Grotte di Catullo, al Castello Scaligero, passando per i vicoli del centro storico fino alle chiese di Santa Maria della Neve e San Pietro in Mavino, questa cittadina di circa 8000 abitanti a metà strada tra Desenzano e Peschiera vale da sola un viaggio da queste parti. Oltretutto è anche una rinomata stazione termale il che, negli anni, ha favorito la nascita di una fiorente industria alberghiera. Insomma, di motivi per visitare il Lago di Garda ce ne sono moltissimi, molti di più di quelli cui abbiamo sommariamente accennato. Noi l’abbiamo detto, ora tocca a te! 😉

1 Non venire per pochi giorni

Un consiglio e nulla più dal momento che il web abbonda di suggerimenti e itinerari di uno, due, tre giorni. Tuttavia, il rischio è quello di sottoporsi a estenuanti tour de force che inevitabilmente lasciano pochissimo spazio all’approfondimento dei luoghi. Perciò, suggeriamo almeno cinque giorni. Una settimana è l’ideale.

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