Il Monte Epomeo

Il Monte Epomeo

La salita sul Monte Epomeo, a 789 metri sul livello del mare, è un’esperienza che si può tranquillamente fare tutto l’anno. Da Piazza IV Novembre, a Fontana, la vetta dista poco più di un’ora a piedi. Ad attendervi, su in cima, l’antico eremo di San Nicola, piccolo convento agostiniano interamente scavato nel soffice tufo verde. Il panorama abbraccia senza soluzione di continuità l’intero periplo dell’isola spingendosi nelle giornate più terse fino all’arcipelago del Circeo nel basso Lazio. La raccomandazione, quindi, è non dimenticare la macchina fotografica!

Prima di proseguire nel racconto, però, è necessario chiarire un aspetto: l’Epomeo non è un vulcano. Perciò chi pensa di trovare in cima, o su uno dei suoi pendii, un cono vulcanico come lo Stromboli alle Eolie o, meglio ancora, l’Etna e il Vesuvio, rimarrà deluso. Il gigante buono dell’isola d’Ischia, infatti, è un blocco inclinato di tufo verde originatosi all’incirca 55.000 anni fa a seguito di una violenta eruzione esplosiva. Eruzione cui avrebbe fatto seguito un millenario processo di innalzamento di materiale piroclastico tufaceo, prima sprofondato sotto il livello del mare e poi progressivamente riemerso man mano che la camera magmatica andava nuovamente riempendosi.

Quella appena descritta, non è l’unica particolarità. L’Epomeo è anche al centro di un racconto a metà tra letteratura esoterica e fantasy. Secondo i sostenitori della teoria della Terra Cava ( la tesi, cioè, secondo cui il pianeta sarebbe vuoto e abitato da altre civiltà) il monte più alto dell’isola d’Ischia sarebbe una porta d’ingresso per il centro della terra. Diversi gli indizi in tal senso: dalla novella “La Pietra Cantante” di Jørgen Vilhelm Bergsøe in cui lo scrittore danese favoleggia dell’esistenza di passaggi sotterranei nei boschi ischitani, fino alla presenza di una piccola base Nato la cui attività, in effetti, è circondata dal più stretto riserbo.

Dunque, le diverse storie legate all’Epomeo confermano che Ischia è molto più di una semplice località balneare. Sono davvero tante, infatti, le opportunità che la più grande delle isole flegree offre ai suoi visitatori. Tra queste, diversi itinerari escursionistici alcuni dei quali, appunto, attraversano i pendii del monte. Solo per ricordarne alcuni, senza pretesa di esaustività: il sentiero della Pietra dell’Acqua e quello, attiguo, per i boschi dei Frassitelli (vedi foto) e della Falanga. Oppure esperienze più inconsuete, come la salita a cavallo e/o in mountainbike. Non è finita, perché pure ammirare l’alba (e il tramonto) dalla vetta del monte Epomeo è un’esperienza bellissima, non a caso praticata da un numero sempre maggiore di turisti.

Insomma, se hai intenzione di trascorrere una vacanza a Ischia ricorda di mettere in valigia anche abbigliamento e scarpe da trekking. Non te ne pentirai!