Fuerteventura

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Fuerteventura

8 cose da fare e vedere a Fuerteventura

C’è chi giustamente ha osservato che più che un’isola Fuerteventura è uno stato d’animo. Anzi, “state of mind” come dicono gli inglesi che qui sono di casa. Geologicamente è l’isola più vecchia dell’arcipelago canario; per estensione, invece, è seconda solo a Tenerife anche se rispetto a quest’ultima (e a Gran Canaria) conta poco più di 100.000 abitanti. Non è l’unica differenza. Fuerteventura, infatti, concede pochissimo alla mondanità e al by night più sfrenato, mentre offre davvero tanto a chi ama sport acquatici e attività outdoor. Insomma, poche discoteche, pochi monumenti, ma moltissime spiagge (dove si praticano surf, windsurf e kitesurf), e parchi naturali per chi ama camminare in mezzo alla natura. Una natura desertica e vulcanica più simile agli ambienti del nord Africa (il Marocco è ad appena 100 km) che all’Europa. Per la lista degli hotel consigliati da Booking.com clicca qui. Di seguito, scopriamo insieme le principali attrazioni dell’isola. Buona lettura.

1 Corralejo

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Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Corralejo

Il Parque Natural de Corralejo (il comune è La Oliva) è una delle principali attrazioni dell’arcipelago canario. Del resto, quasi 10 chilometri di dune bianche che si congiungono con l’Oceano Atlantico sono uno spettacolo unico al mondo. Un vero e proprio deserto in riva al mare dove si susseguono diverse spiagge senza soluzione di continuità: da quelle più attrezzate e turistiche del lato nord (El Medano; El Viejo, El Bato Negro) a quelle più piccole e selvagge del versante meridionale (Los Martos, El Dormidero, El Moro, Alzada). Camminare scalzi sulle dune di sabbia di Corralejo è un’esperienza bellissima, adatta a tutti, anche ai bambini, purché si abbia sempre l’accortenza di utilizzare creme protettive e di avere con sé sufficiente acqua per idratarsi. El Medano dispone di un centro per gli amanti di surf e kitesurf (ci sono anche gli istruttori per chi è alle prime armi), mentre nelle altre spiagge domina il relax più assoluto. Infine una curiosità: il nudismo è praticato dappertutto. Non meravigliatevene.

2 Isola di Lobos

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Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Isola di Lobos

Da Corralejo si arriva facilmente all’Isla di Lobos, piccolo fazzoletto di terra di appena 4,5 chilometri quadrati, famoso per la presenza delle foche monache. Delle foche monache, progressivamente abbattute dai pescatori locali (anche se c’è un progetto governativo che vorrebbe reintrodurle), e degli squali martello che invece sono tuttora presenti, ed è facile vederseli nuotare attorno mentre si fa snorkeling nelle acque cristalline di questo lembo di terra disabitato. Niente paura, però. I pesci martello, infatti, sono inoffensivi ma se proprio ne avete timore potete ripiegare sul birdwatching o su una più semplice, ma altrettanto suggestiva, passeggiata alla scoperta del paesaggio vulcanico dell’isola. Da vedere!

3 Monte Tindaya

Foto di Ben_Kerckx
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Monte Tindaya

Tindaya è il monte più famoso di Fuerteventura. Non è altissimo, appena 400 metri, ed è poco distante da La Oliva, di cui amministrativamente fa parte come il villaggio di Corralejo. La montagna non è difficile da raggiungere ma è al centro di una disputa con gli eredi dello scultore Eduardo Chillida (1924 -2002) per la realizzazione postuma di una scultura che l’artista basco aveva intenzione di realizzare proprio nel monte. Il progetto, risalente al 1985, prevede la realizzazione di un cubo profondo circa 50 metri illuminato da due lucernai che lasciano filtrare la luce con la possibilità di avere una vista inusuale del sole e della luna. Un’opera che all’epoca incontrò fortissime resistenze, anche perché il Tindaya veniva, e tuttora viene considerato, un luogo sacro della civiltà Guance (ci sono oltre 300 incisioni a forma di piede di grande valore archeologico). In anni recenti, pare si sia trovato uno sbocco per l’avvio dei lavori e quindi, per la visita, consigliamo di provare a informarsi sul posto (meglio ancora sarebbe provare a informarsi prima) circa l’accessibilità del sito.

4 El Cotillo

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Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a El Cotillo

Da Corralejo si arriva agevolmente anche a El Cotillo, antico villaggio di pescatori che ha conservato pressocchè intatta la sua atmosfera marinara. La località è frequentata da gourmet desiderosi di assaggiare la prelibata cucina dei ristoranti della zona, e da appassionati di kitesurf che, specie nel versante meridionale della playa (El Alijbe de la Cueva), trovano le condizioni ambientali ottimali per la disciplina. Le altre due spiagge, invece, La Concha e Los Lagos, brillano per le acque cristalline e l’atmosfera rilassata. In questa baia, diversamente da Corralejo, il nudismo è poco diffuso. Volendo, la distanza tra Corralejo ed El Cotillo può esser percorsa anche in mountain bike che, come vedremo, è un’altra attività molto praticata a Fuerteventura.

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5 Betancuria

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Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Betancuria

Per approfondire la storia di Fuerteventura è indispensabile una visita a Betancuria. In realtà, l’importanza di questo piccolo comune dell’entroterra travalica la storia locale. Betancuria, infatti, è uno dei principali punti di riferimento per approfondire la storia coloniale dell’arcipelago canario. A fondare la città agli inizi del XV secolo fu il condottiero normanno Jean de Béthencourt che, subito dopo la conquista di Lanzarote, passò alla colonizzazione di Fuerteventura al tempo abitata da una fiera comunità Guanche. La decisione di non accamparsi lungo la costa si spiega con la frequenza delle incursioni della pirateria marocchina. Scelta la località, Béthencourt fece costruire una serie di abitazioni e una cappella. A seguire, cominciarono a trasferirvisi sempre più francescani che, nei secoli successivi, molto hanno contribuito al primato della cittadina, fino al 1834, capoluogo dell’isola (attualmente è Puerto del Rosario). Oggi la città vive esclusivamente di turismo ma ha conservato la sua dimensione rurale fatta di muretti a secco, palmizi e case bianche. Da vedere, il piccolo museo archeologico (Museo Arquelogico de Betancuria) e la chiesa di Santa Maria (Iglesia de Santa Maria) risalente al XVII secolo. Meritano anche i dintorni: dal Belvedere di Morro Velosa all’oasi di Vega de Rio Palmas, consigliamo vivamente di non dimenticare la macchina fotografica. L’ampiezza dei panorami e dei paesaggi non lascia indifferenti.

6 Museo del Queso Majorero

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Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Museo del Queso Majorero

A Fuerteventura ci sono più capre che esseri umani. Per la precisione capre majorero, varietà molto docile il cui nome pare derivi dall’antico “Mahoh”, identificativo degli indigeni di stanza sull’isola (c’è chi sostiene, però, derivi dai sandali “mahos” un tempo calzati dai pastori). Etimo a parte, l’allevamento caprino per secoli è stata l’attività principale del territorio e perciò non deve stupire che i piatti più famosi di Fuerteventura siano appunto lo stufato di capra e il formaggio. Specie quest’ultimo, il queso majorero, non solo vanta la denominazione di origine controllata ma ha addirittura un museo interamente dedicato. Il Museo del Queso Majorero si trova ad Antigua a pochi chilometri da Betancuria e merita assolutamente una visita. All’interno, diverse esposizioni interattive tra cui una mungitura virtuale che di sicuro non dispiacerà ai bambini (se ci si muove con figli al seguito). Da vedere!

7 Penisola di Jandia

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Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Penisola di Jandia

La penisola di Jandia, versante sud-occidentale di Fuerteventura, è il corrispettivo meridionale di Corralejo. Solo che mentre il Parque Natural de Corralejo è frequentato soprattutto da inglesi, il Parque Natural de Jandia, che ricomprende quasi per intero la penisola omonima, è a maggioranza tedesca. La massiccia presenza teutonica risale agli anni ’60 del secolo scorso, anche se c’è chi retrodata la circostanza tirando in ballo la controversa figura di Gustav Winter. Quest’ultimo, ingegnere tedesco stabilitosi sull’isola negli anni ’30, già in vita venne accusato di essere una spia al servizio di Hitler e di aver trovato riparo in Spagna forte della protezione di Francisco Franco. Ad avallare questo racconto che però, va detto, non è mai stato suffragato da prove certe, la costruzione di una misteriosa villa a Cofete, minuscolo villaggio all’estremità meridionale di Fuerteventura. Il mistero nasce dal fatto che Winter non vi abitò mai. E allora a che serviva una villa in un luogo così inospitale? Da qui le ipotesi più disparate, compresa quella secondo cui la casa avrebbe dovuto ospitare Hitler in caso di fuga. Tornando all’attualità, le attrazioni principali della penisola di Jandia sono: Morro Jable (dove peraltro Winter risiedeva stabilmente) e l’annessa spiaggia di Playa del Matorral; Punta de Jandia dove c’è un faro solitario molto fotografato dai turisti; e appunto Cofete a 10 chilometri da Morro Jable. La strada per arrivare è davvero assai insidiosa, ragione per cui, nel caso desideriate davvero vedere Villa Winter e la spiaggia selvaggia del villaggio (Playa de Cofete) il nostro consiglio è essere quanto più prudenti possibile o, al limite, di farla a piedi.

8 Sport a Fuerteventura

Foto di MariuszJ
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Sport a Fuerteventura

Come ricordato in apertura Fuerteventura compensa abbondantemente i suoi limiti mondani con la possibilità di praticare diversi sport all’aperto. Surf, windsurf e kitesurf vanno per la maggiore (Caleta de Fuste, Corralejo e Morro Jable sono i punti più indicati) ma anche le immersioni e il golf sono attività molto praticate. Menzione a parte per la mountain bike. Il paesaggio quasi lunare di Fuerteventura ne fa una delle mete preferite per gli appassionati di mountainbiking. La bici, ovviamente, potete portarla da casa o, in alternativa, noleggiarla sul posto per andare alla scoperta dei tanti sentieri costieri e dell’entroterra. La strada sterrata che collega Corralejo a El Cotillo è una delle più battute. Da provare!

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