Chicago

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Chicago

11 cose da fare e vedere a Chicago e 1 da non fare

Per grandezza, Chicago è la terza città degli Stati Uniti dopo New York e Los Angeles. Parliamo dunque di una metropoli di oltre due milioni e mezzo di abitanti che diventano addirittura nove milioni considerando l’agglomerato urbano tutt’attorno. Il paesaggio è tipicamente statunitense: a dominare la scena sono i grattacieli, ma non mancano aree verdi e spazi pedonali. Menzione particolare per la musica: se siete amanti del jazz e del blues, questa città è decisamente il posto giusto per voi. È a Chicago, infatti, che il regista John Landis girò nel 1980 il film “The Blues Brothers” con John Belushi e Dan Aykroyd, ed è sempre a Chicago che si sono affermati al grande pubblico artisti del calibro di Muddy Waters e Buddy Guy. Non è finita, perché in città comincia anche la strada federale (highway) più famosa degli Stati Uniti, e probabilmente del mondo. Parliamo della Route 66, uno dei miti più fulgidi di quell’american way of life che tanto in profondità ha segnato la cultura occidentale. Di seguito vediamo insieme le principali attrazioni della città, parte delle quali concentrate nel Loop, il più turistico dei quartieri di Chicago. Buona lettura.

1 Millennium Park

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Le principali città statunitensi sono sempre state al centro di imponenti operazioni di trasformazione urbana. Chicago non fa eccezione. Nel 1997, infatti, su impulso dell’allora sindaco Richard Michael Daley una vastissima area nel cuore della città è stata trasformata in parco pubblico, ponendo fine al secolare controllo su di essa da parte della società ferroviaria Illinois Central Railroad. Al posto di binari e parcheggi in poco tempo hanno preso vita e forma opere dal design ultramoderno che non hanno certo faticato a imporsi come attrazione turistica. Parliamo in particolare del Jay Pritzker Pavilion, della Crown Fountain e del Cloud Gate, i tre fiori all’occhiello del Millennium Park di Chicago. Il primo è un padiglione della musica progettato dall’architetto Frank Gehry, a cui la città deve anche la realizzazione del BP Bridge che collega il Maggie Daley Park col Millennium Park. Specie in primavera e in estate in questa struttura dall’eccezionale acustica si susseguono esibizioni che spaziano dal jazz, all’indie rock, al blues (ogni anno la prima settimana di giugno proprio nel Millennium Park si tiene il Chicago Blues Festival). La Crown Fountain, invece, è formata da due torri quadrate sulle cui facciate principali vengono proiettati i volti di un migliaio di cittadini di Chicago. D’estate, dalle bocche di ciascuno di questi volti zampilla l’acqua della fontana. Un particolare che attrae moltissimi turisti, giustamente incuriositi dall’effetto ottico. Ultimo, ma non in ultimo, il Cloud Gate, altrimenti noto come “The Bean” (“Il Fagiolo”). Si tratta di una scultura in argento dell’artista Anish Kapoor, le cui pareti riflettono il cielo e lo skyline della città (vedi foto). In realtà nel Millennium Park c’è molto altro da vedere: segnaliamo, en passant, il Lurie Garden e la McCornick Tribune Ice Rink (pista di pattinaggio). Per approfondire la storia e gli altri punti di interesse del parco rimandiamo al sito ufficiale: www.millenniumpark.org.

2 Michigan Avenue

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È la strada dello shopping di Chicago, un vero e proprio tempio del consumismo con oltre 400 negozi tra cui diverse grandi firme della moda e dell’hi-tech. Proprio per questa vocazione ultracommerciale è nota anche come “The Magnificent Mile”, ed è indubbiamente una delle cose da vedere a Chicago. Sarebbe riduttivo, però, focalizzare l’attenzione solo sulle vetrine dei negozi: Michigan Avenue, infatti, ospita alcuni dei grattacieli più importanti della città. Tra gli altri, il Wrigley Building, per la cui forma ci si ispirò addirittura alla Giralda, la stupenda torre campanaria della Cattedrale di Siviglia; poi la Water Tower, tra i pochissimi edifici a essere sopravvissuto al terribile incendio che nel 1871 rase al suolo la città; e soprattutto la John Hancock Tower, altra tappa imperdibile di cui parleremo più diffusamente nel prosieguo dell’articolo. Prima, però, c’è da concentrarsi sull’Art Institute (vedi prossimo punto), autentico fiore all’occhiello di Chicago, pure questo, tra l’altro, con sede in Michigan Avenue. Per maggiori informazioni: www.themagnificentmile.com

3 Art Institute

Foto di Chris Lawrence
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Raccogliere, conservare e interpretare opere d’arte di altissima qualità provenienti da contesti ed epoche diverse. Questa, in sintesi, la mission dell’Art Institute of Chicago fin dal 1879 anno della sua fondazione. E che le cose siano poi effettivamente andate in questo modo non c’è alcun dubbio, considerata la fama planetaria acquisita nel corso del XX secolo. Solo per citare alcuni degli artisti presenti, senza pretesa di esaustività: Monet, Manet, Chagall, Dalì, Picasso, Wahrol, Wood, Seurat ed Hopper si susseguono nelle sterminate sale di questo museo distante appena un chilometro dal Millennium Park. Vedere tutto porta via molte ore e, proprio per venire incontro a chi, invece, ha poco tempo a disposizione, il museo ha organizzato un percorso breve che passa in rassegna solo alcune delle opere della mostra permanente. Gli artisti succitati ci sono tutti, compreso Edward Hopper col suo famosissimo “Nighthawks” (“I Nottambuli”), uno dei quadri che più hanno segnato l’arte contemporanea americana (e non solo) nel corso del ‘900. Insomma, l’Art Institute è davvero una tappa imperdibile di un viaggio a Chicago tanto più che, a dispetto della fama, quasi mai è necessario prenotare in anticipo, né bisogna sorbirsi file interminabili. Per maggiori informazioni su storia, opere esposte, orari e modalità di visita consultare il sito ufficiale: www.artic.edu.

4 Willis Tower

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Secondo grattacielo degli Stati Uniti, preceduto soltanto dal One World Trade Center di New York, Willis Tower è un’altra tappa irrinunciabile di una visita a Chicago. Motivo? Lo spettacolare Skydeck al 103esimo piano. Si tratta di quattro balconi formati da pannelli di vetro e acciaio che sporgono sul versante occidentale dell’edificio dando ai visitatori la sensazione di essere sospesi nel vuoto. Un’attrazione che richiama annualmente quasi due milioni di visitatori che, oltre all’esperienza adrenalinica, apprezzano moltissimo la vista che si scorge da questo punto di osservazione. Il panorama, infatti, non abbraccia soltanto lo skyline di Chicago ma, nelle giornate particolarmente terse, arriva a coprire ben 4 Stati: Illinois, Indiana, Wisconsin e Michigan. Insomma, un’esperienza davvero straordinaria per la quale, considerata la straordinaria affluenza, si consiglia la prenotazione anticipata. Per maggiori informazioni sulla Willis Tower (nota anche come “Sears Tower”) consultare il sito: theskydeck.com.

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5 John Hancock Center

Foto di Olivier Bruchez
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Una delle questioni turisticamente più dibattute a Chicago è quale – tra Willis Tower e John Hancock Center – sia il grattacielo col panorama più bello. Va da sé, per farsi un’idea propria tocca vederli entrambi, circostanza tutt’altro che sconveniente considerando che si tratta di esperienze bellissime. C’è anche un altro motivo per cui vale la pena vedere da vicino questi edifici: tutti e due sono stati progettati dalla stessa società, la “Skidmore, Owings and Merrill”, e dagli stessi architetti, Fazlur Khan e Bruce Graham. Tornando al quesito iniziale, si può dire che la vista dall’osservatorio al 94esimo piano del John Hancock Center incontra meno ostacoli rispetto all’altro grattacielo. A incidere positivamente, infatti, c’è il Lago Michigan che occupa una parte importante della visuale. Un dettaglio particolarmente significativo in due casi: al tramonto e nel mezzo di una tempesta, meglio ancora se condita di lampi e fulmini. Altro particolare degno di nota è il TILT, vetrata a tutta parete che inclina orizzontalmente verso Michigan Avenue dando ai visitatori l’impressione di essere sospesi nel vuoto. Il ventaglio di esperienze adrenaliniche al 360° Chicago (così si chiama il punto di osservazione del John Hancock Center) non finisce però qui. Ogni giorno, infatti, ci sono novità, in particolare per gli amanti della fotografia e della pittura. Per maggiori informazioni consultare il sito: 360chicago.com.

6 Navy Pier

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In apertura abbiamo parlato del Millennium Park come di un riuscito progetto di trasformazione urbana in grado di cambiare in meglio il volto della città. Bene, non è l’unico esempio virtuoso di questo tipo che si può fare a proposito di Chicago. Guai a dimenticare il Navy Pier, l’ex molo municipale, dagli anni ’90 del secolo scorso principale attrazione turistica cittadina. I numeri parlano chiaro: nel 2016, anno del centenario, i visitatori hanno addirittura superato i 9 milioni. Sono infatti tantissime le cose da fare e vedere in quest’area di circa un chilometro che corre di fianco al Michigan Lake. Dalla ruota panoramica, al Chicago Shakespeare Theater passando per le giostre hi-tech in questo spazio c’è divertimento assicurato per tutti: grandi e bambini. Soprattutto questi ultimi, in verità, considerando la presenza nei paraggi anche del Chicago Children’s Museum. Da non perdere, durante il periodo estivo, gli spettacolari fuochi pirotecnici che illuminano il lungolago creando un’atmosfera unica. Tornando al discorso iniziale, il Navy Pier in questi anni è al centro di una nuova riprogettazione il cui fine è coniugare la popolarità raggiunta con una maggiore sostenibilità ambientale. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale: navypier.org.

7 Museo d’Arte Contemporanea

Foto di vanderhe1
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Museo d’Arte Contemporanea

Nel panorama artistico-museale di Chicago oltre all’Art Institute va annoverato anche il Museum Contemporary Art (MCA). Questo museo nasce sul finire degli anni ’60 del secolo scorso con lo scopo di avvicinare il pubblico all’arte contemporanea. Per realizzare quest’obiettivo negli anni sono state messe in campo diverse iniziative, compreso l’allestimento di mostre in cui l’artista, insieme alle opere finite, espone anche i lavori non ancora terminati, magari, quando ce ne sono le condizioni, utilizzando proprio gli spazi museali per la loro ultimazione. Quando invece ciò non è possibile non si disdegna l’uso della tecnologia con l’allestimento di mostre multimediali. Non è finita qui, perché il coinvolgimento del pubblico passa anche per conferenze, simposi, tavole rotonde in cui la discussione su pittura, scultura, fotografia inevitabilmente si allarga al contesto locale (il ruolo dell’arte contemporanea a Chicago) e globale (il ruolo dell’arte contemporanea nel mondo). Per maggiori informazioni: www.mcachicago.org. Infine una curiosità: a circa un miglio dal museo c’è l’Original Playboy Mansion, il palazzo dove nel 1959 iniziò l’epopea dell’omonima rivista con le famosissime “conigliette”. In seguito, Hugh Hefner, l’ideatore di “Playboy” spostò sede e affari a Los Angeles. Da vedere!

8 Lincoln Park

Foto di Paul J Everett
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Lincoln Park

Il più grande parco pubblico di Chicago è un’importante valvola di sfogo per i residenti che qui trovano diverse soluzioni per il tempo libero. Dallo zoo, alle spiagge sul lungolago, passando per il Museo Storico e il Mercato Ortofrutticolo, le cose da fare e vedere sono davvero moltissime, fermo restando che l’alternarsi delle stagioni incide sulle attività praticabili all’aperto. Inevitabile, quindi, inserire il parco e il quartiere omonimo tra le tappe imperdibili di un viaggio a Chicago, soprattutto per chi si muove coi figli al seguito. Da vedere, inoltre, il mausoleo dedicato ad Abramo Lincoln. La statua, chiamata “Standing Lincoln”, raffigura il 16esimo Presidente degli Stati Uniti assorto nei suoi pensieri prima della pronuncia di uno dei suoi celebri discorsi. Arte oratoria affinata esercitando la professione di avvocato nello Stato dell’Illinois; una circostanza, questa, che accomuna Abraham Lincoln a un altro Presidente degli Stati Uniti: Barack Obama. Da non perdere!

9 Wrigley Field

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Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Wrigley Field

Non c’è bisogno di essere appassionati di baseball per visitare il Wrigley Field. Infatti, pur essendo lo stadio dei Chicago Cubs, la popolarità dell’edificio travalica l’aspetto sportivo. Il “Friendly Confines” o “Cubs Park”, come viene chiamato, si trova a nord della città, nella zona di Lake View, e tra le sue particolarità c’è proprio il fatto di essere tutt’uno col quartiere in cui sorge. Per capire meglio ciò di cui si parla, basti considerare che i tetti degli edifici tutt’attorno lo stadio a partire dagli anni ’80 del secolo scorso sono stati trasformati in “terrazze bar-ristorante” (“Rooftop Seats”) dove, previo pagamento del biglietto, si può assistere a una partita dei Cubs o, meglio ancora, a uno dei concerti che periodicamente vi si svolgono. A essersi esibiti in questo stadio, tra gli altri, i Pearl Jam, il cui frontman, Eddie Vedder, natio di Chicago, è un fan della squadra. Talmente appassionato da avere realizzato un film-documentario, “Let’s Play Two”, in cui la sua storia incrocia quella del team nell’anno della vittoria del titolo di Major League (2016) dopo un digiuno di oltre 100 anni. Per maggiori informazioni consultare i siti: www.cubs.com e www.wrigleyrooftopsllc.com.

10 606 Trail

Foto di David Wilson
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La storia del 606 Trail è del tutto simile a quella dell’High Line di New York. Una linea ferroviaria sopraelevata dismessa che, grazie alla partnership virtuosa tra pubblico e privato, viene trasformata in parco urbano a disposizione di residenti e turisti. Uno spazio pubblico pensato e organizzato per mettere in contatto le persone (“community connector”) attraverso lo sport e la creazione di eventi. Circa 4 chilometri di percorso nel versante nord della città – tra Wicker Park e Logan Square – dove fino agli anni ’80 del secolo scorso c’erano i binari su cui correvano i treni merci e dove, invece, da inizio millennio, è possibile andare in bicicletta, correre, camminare o, perché no, sedersi su una panchina e rilassarsi. Magari in concomitanza di qualche mostra temporanea o qualche altro evento pubblico. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.the606.org.

11 Field Museum of Natural History

Foto di onecrazykatie
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Field Museum of Natural History

Il Field Museum of Natural History (FMNH) è un’altra tappa imperdibile di una vacanza a Chicago. Motivo? La presenza, al piano principale del museo, di Sue, il più grande esemplare di Tirannosaurus Rex mai rinvenuto (vedi foto). Un’attrazione che affascina indistintamente grandi e bambini anche grazie alla capacità dei curatori di abbinare interesse scientifico e spirito divulgativo. Tra l’altro, Sue, non è l’unico dinosauro presente. La mostra “Evolving Planet”, al secondo piano del museo, ospita altri scheletri di “lucertoloni” vissuti milioni di anni fa. Non è finita qui. Grande spazio, infatti, è dedicato anche all’esposizione “Inside Ancient Egypt”. Si tratta di una serie di mummie egizie perfettamente conservate di cui, attraverso il ricorso a strumenti tecnologici di ricerca non invasivi, è stato possibile scoprire particolari e dettagli fin qui sconosciuti. Come per i dinosauri, pure in questo caso, ci sono altre testimonianze molto interessanti: mummie provenienti dal Tibet, dal Perù e dalle Isole del Pacifico il cui studio comparato ha consentito di scovare straordinarie affinità tra culture distanti migliaia di chilometri l’una dell’altra. Insomma, il Field Museum of Natural History di Chicago vale assolutamente una sosta, tanto più che nel raggio di 500 metri ci sono altre due attrazioni molto frequentate: l’acquario (John G. Shedd Aquarium) e il planetario (Adler Planetarium). Ogni anno queste tre strutture richiamano migliaia di visitatori, contribuendo moltissimo alla fama turistica di Chicago. Da vedere!

1 Attenzione ai borseggiatori

Valgono per Chicago le stesse cautele di tutte le altre metropoli del mondo: non girare con molti contanti; non portare il portafogli nel taschino posteriore del pantalone; non lasciare la borsa incustodita al tavolino del locale; non indossare orologi, anelli, bracciali, orecchini particolarmente costosi; evitare i mezzi pubblici di notte eccetera eccetera. Per il resto, niente paura: è sufficiente evitare le zone periferiche per non incorrere in alcun pericolo. Anzi, gli abitanti di Chicago sono perfino riusciti a trasformare in attrazione turistica la fama “criminale” legata alle imprese di Al Capone: da anni, infatti, c’è la possibilità di prenotare una visita guidata che ripercorre alcuni dei luoghi più sinistramente famosi della Chicago anni ’20. Il tour, con attori vestiti in abiti d’epoca, si muove tra realtà e finzione, alternando vicende reali ad altre, invece, mutuate dal fortunato film di Brian De Palma “The Untouchables” con Robert De Niro (nei panni del gangster italo-americano), Kevin Costner, Sean Connery e Andy Garcia. Per maggiori informazioni consultare il sito: gangstertour.com.

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