Le Terme Stabiane di Pompei
Le Terme Stabiane di Pompei
Estese su circa 3.500 metri quadrati, le Terme Stabiane di Pompei sono uno dei complessi termali più antichi e meglio conservati della città, testimoniando l’evoluzione delle terme romane dall’età ellenistica a quella imperiale. L’importanza archeologica del sito è sottolineata dalle splendide pitture sui soffitti, che raffigurano scene mitologiche e motivi floreali, arricchendo le volte con decorazioni raffinate. Storicamente, il complesso rappresenta un perfetto compendio della funzione originaria delle terme come luoghi dedicati alla cura del corpo. La presenza di una vasta palestra, uno spazio all’aperto destinato all’esercizio fisico, evidenzia come inizialmente i bagni termali fossero associati all’attività fisica, per poi evolversi in veri e propri spazi autonomi dedicati al relax e al benessere. Le terme erano divise in due sezioni, una maschile e una femminile. Gli uomini seguivano un percorso che iniziava nel frigidarium, una sala con vasca d’acqua fredda, proseguiva nel tepidarium (ambiente tiepido) e culminava nel calidarium, dove l’acqua era calda e il vapore abbondante. Gli ambienti femminili presentavano una suddivisione simile, ma su scala ridotta e con decorazioni meno elaborate, riflettendo la minore rilevanza sociale delle attività termali per le donne. Un elemento degno di nota è il sofisticato sistema di riscaldamento delle terme: un ingegnoso meccanismo che sfruttava una rete di canali sotterranei e intercapedini nelle pareti per far circolare aria calda, riscaldando in modo uniforme gli ambienti. L’aria calda proveniva da un forno nascosto, il cui funzionamento era gestito dagli schiavi. Le Terme Stabiane non solo dimostrano le avanzate capacità ingegneristiche dei Romani, ma rivelano anche quanto fosse centrale per loro il comfort quotidiano, in un contesto che combinava cura del corpo e socialità.