Sant’Angelo d'Ischia

Sant’Angelo d’Ischia

Chi fa tappa al Castello aragonese per forza di cose visita anche Ischia Ponte. A Sant’Angelo, invece, bisogna andarci di proposito. Questo borgo marinaro, infatti, evoca una sensazione di separatezza, ubicato com’è all’estremità sud dell’isola d’Ischia, al termine di una lunga e tortuosa discesa. Sant’Angelo è una splendida testimonianza dell’architettura mediterranea. I colori pastello delle abitazioni, il porticciolo turistico, la piazzetta con le boutiques e i ristoranti da anni valgono alla località il meritato paragone con Capri. Il suggerimento è di vedere anche la Madonnella, la parte alta del borgo da cui si arriva alla spiaggia dei Maronti o, volendo, fin su al belvedere di Serrara Fontana (comune di cui amministrativamente fa parte).

Secondo molti, infatti, è proprio la parte alta del borgo quella che meglio racconta lo spirito del luogo. Stradine strette e tortuose; abitazioni abbarbicate l’una sull’altra; facciate pastello e una sensazione di quiete, un po’ sonnacchiosa, tipicamente mediterranea. Da vedere la chiesa di San Michele Arcangelo, patrono della frazione. A fianco la chiesa c’è un piccolo cimitero dove i santangiolesi seppelliscono i propri cari.

La festa in onore di San Michele Arcangelo, a fine settembre, è probabilmente la più spettacolare dell’isola d’Ischia. Tre giorni di messe e processioni via terra e via mare che terminano con gli immancabili fuochi pirotecnici. In particolare la processione via mare, che precede di qualche ora la fine dei festeggiamenti, è un rito molto partecipato. La statua del santo viene portata in processione su un peschereccio seguita da una miriade di imbarcazioni locali, tra cui le lance della cooperativa barcaioli di Sant’Angelo.

Tornando alla Madonnella, il sentiero che conduce al belvedere di Serrara Fontana, da qualche anno è assurto (positivamente) agli onori della cronaca. Il merito è della cancelliera tedesca Angela Merkel che, quando può, si rifugia a Sant’Angelo assieme al marito, concedendosi lunghe passeggiate per questa tortuosa strada in salita.

Una strada che svela la doppia anima degli ischitani, e anche dei santangiolesi. Per quanto, infatti, Sant’Angelo sia un borgo marinaro, nella parte alta non mancano orti domestici e appezzamenti di terreno coltivati a vite. Non mancano anche case bellissime, meravigliosamente inserite nel contesto circostante.

Infine le spiagge. Sono due e una più bella dell’altra. C’è la spiaggia subito dopo la piazzetta, divisa in due da un istmo in pietra che conduce alla Torre, l’isolotto tufaceo che “protegge” il borgo. Un lato della spiaggia è attrezzato con ombrelloni, lettini e sdraio, mentre l’altro, inglobato nel porticciolo turistico, è attrezzato con giostrine e altri divertimenti per i più piccoli.

L’altra spiaggia, invece, si chiama Cavagrado e si trova proprio sotto lo stazionamento dei pullman. È una spiaggia frequentata soprattutto dai residenti, ma molto apprezzata anche dai turisti alla ricerca di un po’ di quiete, specie in alta stagione. Insomma, Sant’Angelo è una tappa imperdibile di una vacanza a Ischia. Viceversa, tocca inevitabilmente tornare per vederla.

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