Bruxelles

Foto di Dimitris Kamaras
Bruxelles

11 cose da fare e vedere a Bruxelles e 1 da non fare

L’atmosfera cosmopolita è sicuramente il motivo di maggior fascino di Bruxelles. Allo stesso tempo, però, è l’aspetto che ne rende più problematico il racconto, poiché risulta difficile trovare un unico filo conduttore dinanzi alla quantità di stimoli che la città offre. Nella capitale del Belgio vivono e lavorano giornalisti, diplomatici, lobbisti e un’infinità di altre figure professionali le cui attività sono tutte più o meno riconducibili alle politiche dell’Unione Europea (a Bruxelles si riuniscono Commissione Europea e Consiglio Europeo). A fianco questi “immigrati di lusso”, però, vivono e lavorano migliaia di nord africani, polacchi, turchi di seconda e terza generazione. A complicare ulteriormente il quadro c’è l’originaria divisione tra fiamminghi e valloni, senza dimenticare la nutrita comunità congolese, eredità del passato coloniale belga. Dinanzi alle sfide della storia, però, Bruxelles non ha rinnegato il suo multiculturalismo e il turismo continua a rappresentare una delle più importanti voci economiche del territorio. Del resto, non potrebbe essere altrimenti in una città così ricca di arte e di storia che per di più, da sempre, ama vivere all’aria aperta. Di seguito, andiamo a scoprire le principali attrazioni di Bruxelles. Buona lettura.

1 Grand Place

Foto di Walkerssk
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Grand Place

Dal 1998 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la “Grande Piazza” è il punto di partenza obbligato di una vacanza a Bruxelles. Si tratta indubbiamente di una delle piazze più belle del mondo, addirittura la più bella di tutte secondo Victor Hugo e diversi altri artisti del XIX e XX secolo. Il fascino della Grand Place è legato alla sua monumentalità. Tutt’attorno, infatti, sorgono i più importanti edifici storici cittadini, tra cui spiccano l’Hotel de Ville e la Maison du Roi. Il primo, sede del Municipio, è una delle testimonianze più importanti a livello europeo dei prodigi dell’architettura gotica. Costruito agli inizi del ‘400 l’Hotel de Ville fu gravemente danneggiato dal bombardamento delle truppe francesi di Luigi XIV del 1695. Ciononostante venne prontamente ristrutturato mantenendo fede alle originarie linee architettoniche. Da non perdere la statua di San Michele Arcangelo, patrono della città, che sormonta la torre del municipio. La Maison du Roi, invece, è uno dei tanti possedimenti del potente Ducato di Brabante. Tuttavia, in precedenza, in questo stupendo palazzo neogotico veniva venduto il pane, tant’è vero che il nome fiammingo, Broodhuis, mantiene traccia dell’antica destinazione d’uso. Oggi le sale della Maison du Roi ospitano il museo cittadino in cui sono conservati, tra gli altri, gli abiti dedicati alla Manneken Pis, la statua del “Bimbetto che fa pipì” eletta a simbolo dell’irriverenza e socievolezza degli abitanti della capitale belga. Da ricordare, infine, due celebrazioni che hanno luogo nella Grand Place. La prima, annuale, è l’Ommegang, rievocazione storica in costumi d’epoca che si svolge dal 5 al 7 di luglio. La seconda si svolge ad agosto, però solo negli anni pari: stiamo parlando della Tapis de Fleurs, il gigantesco tappeto di begonie che ogni due anni occupa per intero il perimetro della piazza.
Per saperne di più sulla Maison du Roi, l’Ommegang e il Tapis de fluers consultare i rispettivi siti:
Maison du Roi
Ommegang
Tapis de Fleuers

2 Cattedrale Saint Michel

Foto di Andrea Schiavon
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Cattedrale Saint Michel

Eretta nei primi anni '60 del secolo scorso al rango di Cattedrale, la chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Gudula è uno degli edifici storici più interessanti di Bruxelles. Anche chi non è particolarmente interessato alla storia dell'arte rimane infatti colpito dall'imponente stile gotico della facciata esterna cui fa da contraltare, all'interno, la prevalenza delle impronte rinascimentale e barocca. La chiesa ha origini molto antiche. Pare che già nel IX secolo trovasse posto, dove ora sorge l'edificio, una cappella intitolata a San Michele. Da qui la volontà della dinastia brabantina –  prima Enrico I e successivamente Enrico II – di erigere una grande chiesa che fosse contemporaneamente il tempio della cristianità di Bruxelles e uno dei simboli del potere del ducato. Non a caso all'interno della chiesa sono raffigurati Carlo V e la sorella Maria coi rispettivi consorti Isabella del Portogallo e Ludovico II di Ungheria. Ai lati degli scranni, lungo la navata centrale, spiccano le colonne con le sculture dei 12 Apostoli (vedi foto). Molti belli sono pure il pulpito intagliato raffigurante la caduta di Adamo ed Eva dal Regno dei Cieli e il gigantesco organo (4.300 tubi, 63 fermate, 4 tastiere e pedaliera) inserito alla perfezione nel contesto circostante.
Per gli orari della Cattedrale di San Michele a Bruxelles vedi la tabella:

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Giorni Orari
Lun – Ven 07:00
18:00
Sab* 08:00
18:00
Dom** 08:00
18:00

*Visite consentite fino alle 15.30
**Visite consentite a partire dalle 14:00

Maggiori informazioni sulla storia, il sito archeologico e la visita guidata delle due torri esterne sul sito ufficiale: www.cathedralisbruxellensis.be (disponibile la versione in inglese).

3 Museo Magritte

Foto di TPCOM
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Il Museo Magritte è la dimostrazione di come la cultura e l'arte possano rappresentare un volano per l'economia. Da quando è stato inaugurato, nel 2009, questo museo ha stabilmente superato i 300.000 visitatori l'anno, due terzi dei quali provenienti dall'estero. Dunque un turismo qualificato e a vocazione internazionale con ospiti provenienti da ogni parte del mondo per ammirare da vicino il genio e la creatività di uno degli artisti più influenti del '900. Artista vissuto a lungo a Bruxelles, tanto è vero che il primo museo a essergli dedicato in città fu la casa in cui abitò per 24 anni insieme alla consorte Georgette. A inizio millennio sorse la necessità di individuare uno spazio espositivo adatto a ospitare le centinaia di opere che ormai affollavano la sala dedicata all'artista nel Museo di Arte Moderna. Dipinti, sculture, poster, spartiti musicali e altre opere che da un decennio hanno trovato definitiva collocazione nell'Hotel Altenoh, edificio di 2500 metri quadri a due passi dal Museo delle Belle Arti (vedi prossimo punto). Non è finita, perché grazie alla generosità di collezionisti privati e alla collaborazione preziosa di altri musei, periodicamente il Museo Magritte di Bruxelles si arrichisce di altre, e talvolta inedite, opere dell'artista belga.
Per gli orari di apertura del Museo René Magritte di Bruxelles vedi la tabella:

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Giorni Orari
Lun chiuso
Mar – Ven 10:00
17:00
Sab – Dom 10:00
18:00

Maggiori informazioni sul sito ufficiale: www. musee-magritte- museum.be (disponibile la versione in inglese).

4 Musei Reali di Belle Arti

Foto di Gomezdegomera
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Dopo Magritte è d’obbligo visitare anche i Musei Reali di Belle Arti di Bruxelles. Infatti, lo spazio dedicato al maestro del surrealismo è una “costola” del Museo di Arte Moderna che negli ultimi anni ha conosciuto un’ulteriore “scissione” con la creazione di un centro espositivo dedicato ad alcuni tra i principali artisti europei a cavallo tra XIX e XX secolo. Tuttavia, il pezzo forte dei musei reali è il Museo di Arte Antica che raccoglie migliaia di opere d’arte dal XV al XVIII secolo. Grande spazio ai vari Hieronymus Bosch, Bruegel Il Vecchio (vedi immagine – “Caduta degli angeli ribelli”), Rembrandt e altri ma, come accennato, le sale del Museo di Arte Antica ospitano tanti altri contributi provenienti dal resto del continente, in particolare da Francia e Italia. Non è finita, perché dei musei reali del Belgio fanno parte anche le esposizioni dedicate a Constantin Meunier e Antoine Wiertz, personalità le cui opere hanno segnato in profondità la vita artistica della piccola nazione belga. Per maggiori informazioni su ciascuno di questi musei visita il sito ufficiale: www.fine-arts-museum.be (disponibile la versione in inglese).

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5 Palazzo delle Belle Arti

Foto di Sébastien Bertrand Bozar
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Oltre ai Musei delle Belle Arti di cui abbiamo appena parlato, Bruxelles vanta anche un Palazzo delle Belle Arti, spazio espositivo dedicato alla musica, al cinema, alla letteratura, al teatro, alla danza e all'architettura. Più noto come “Bozar” quest'edificio fu realizzato alla fine degli anni '20 del secolo scorso da Victor Horta, il maggior interprete dell'Art Noveau. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento la capitale del Belgio fu protagonista di un radicale cambiamento nel mondo dell'architettura, dell'oggettistica e del design d'interni. Un cambiamento che si estese rapidamente in tutta Europa e che in Italia facciamo solitamente coincidere con lo Stile Liberty. Da un punto di vista ideologico l'art noveau rappresentava una critica feroce alla produzione seriale figlia della rivoluzione industriale. Una critica che da un lato rivalutava il lavoro dell'artigiano; dall'altro, però, non rinunciava a utilizzare materiali “duri” come il ferro, l'acciaio e il vetro che ben si prestavano ai processi di meccanizzazione. Il Palazzo delle Belle Arti sopra richiamato è solo una delle testimonianze dell'art noveau in città. Ce ne sono molte altre realizzate da Paul Hankar, Henry van de Velde e Gustave Serrurier-Bovy architetti e designer che, insieme a Horta, diedero dimensione internazionale a questa corrente artistica. Tuttavia le opere di Horta, a cominciare dalla sua abitazione oggi adibita a museo (le altre: Hotel Tassel, Hotel Solvay e Hotel Van Eetvelde) dal 2000 sono Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Un riconoscimento che, come già ribadito a proposito del Museo Magritte, ha contribuito molto allo sviluppo del turismo culturale a Bruxelles.
Per gli orari di apertura del Bozar, vedi la tabella:

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Giorni Orari
Lun chiuso
Mar – Mer 10:00
18:00
Gio 10:00
21:00
Ven – Sab – Dom 10:00
18:00

Maggiori informazioni sul sito ufficiale: www.bozar.be (disponibile la versione in inglese).

6 Museo del Fumetto

Foto di Ramón
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A Bruxelles le tracce del genio di Victor Horta sono dappertutto. Anche nell’edificio che ospita il Belgian Comic Strip Center (Centre Belge de la Bande Dessinée), il celebre museo del fumetto inaugurato nel 1989. Le sale col tetto in vetro di questo ex magazzino tessile sono uno dei motivi del successo del museo che, insieme alla permanente coi grandi classici del fumetto, dà ampio risalto all’attualità ospitando mostre temporanee dei fumettisti d’avanguardia provenienti da ogni parte del mondo. Così come da ogni parte del mondo provengono i centinaia di migliaia di turisti che annualmente visitano questo museo per ammirare Tintin, i Puffi, Lucky Luke e tanti altri. Oltre che per gli appassionati, il Museo del Fumetto di Bruxelles è anche un’ottima soluzione per chi viaggia coi bambini al seguito. Vedere ritratti molti dei propri eroi televisivi è un’esperienza che ricorderanno a lungo. Il Museo del Fumetto di Bruxelles è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Le didascalie sono in francese, tedesco e inglese, ma sono disponibili audio-guide in diverse altre lingue, compreso l’italiano, per i visitatori stranieri. Maggiori informazioni sul sito ufficiale: www.comicscenter.net (disponibile la versione in inglese).

7 Palazzo del Re

Foto di Christine Chauvin
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Poco distante dal Palazzo delle Belle Arti di cui abbiamo parlato in precedenza (vd. punto 5), il Palazzo del Re (Palais du Roi) è un’altra tappa imperdibile di un viaggio a Bruxelles. Costruito tra fine ‘800 e inizio ‘900 per volere di Leopoldo II, Palais du Roi è la sede ufficiale della monarchia belga. Qui si svolgono le cerimonie ufficiali e le visite di Stato, mentre la residenza del re e della sua famiglia è nel Castello di Laeken, periferia di Bruxelles. Gli interni del Palazzo del Re sono ovviamente maestosi: la Sala del Trono, la Sala degli Specchi, la Sala del Goya e gli Archivi Reali sono tutti ambienti che meritano una visita. Visita che però è circoscritta a poco più di un mese l’anno, da fine luglio agli inizi di settembre (10:00 – 17:00), in coincidenza con la sospensione delle attività ufficiali della monarchia. Attaccato al Palazzo c’è il Parco di Bruxelles, 13 ettari di verde pubblico che congiungono la sede ufficiale della monarchia col Parlamento belga (Palais de la Nation). Da vedere!

8 Quartiere Sablon

Foto di William Murphy
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Insieme alla Grand Place, Sablon è senza dubbio una delle tappe obbligate dell’itinerario turistico classico di Bruxelles. Il quartiere si articola in due grandi piazze: Place du Grand Sablon (Grote Zavel) e Place du Petit Sablon (Kleine Zavel). La prima è il centro dell’antiquariato cittadino con numerose gallerie d’arte antica, moderna e contemporanea. Inoltre qui, ogni fine settimana, ha luogo il mercato dei rigattieri che richiama in zona migliaia di persone tra turisti e residenti interessate all’acquisto di oggetti retrò e abbigliamento vintage. Place du Petit Sablon, invece, è famosa per la fontana dedicata ai conti Egmont e Hermes giustiziati a fine ‘500 per essersi ribellati all’autorità spagnola (vedi foto). La fontana è circondata da 48 colonne in stile art noveau, ciascuna in rappresentanza delle antiche corporazioni cittadine. Ma i motivi per visitare il quartiere Sablon sono tanti. Due in particolare meritano di esser qui ricordati: la pasticceria (nel quartiere si trovano alcune delle migliori cioccolaterie di Bruxelles) e la stupenda chiesa Notre Dame du Sablon dall’inconfondibile stile gotico brabantino.

9 Quartiere Europeo

Foto di Jai79
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Quartiere Europeo

Una viaggio a Bruxelles non può escludere tra le sue tappe il Quartiere Europeo. Anche se non mancano edifici e parchi pubblici di interesse ambientale e paesaggistico (vedi Il Parco del Cinquantenario), il motivo per cui se ne raccomanda la visita è soprattutto di carattere politico-culturale. In questa zona della città, infatti, abitano quegli “immigrati di lusso” cui si è fatto riferimento in apertura: giornalisti, politici, stagisti, lobbisti che gravitano attorno Palazzo Berlaymont, sede della Commissione Europea (vedi foto), e il Parlamento Europeo (quest'ultimo a metà con Strasburgo). Insomma è nel Quartier Européen che vengono prese molte decisioni che contano, con riflessi sulla vita di milioni di europei spesso senza che se ne riesca a percepire immediatamente origine e importanza.
Per gli orari di visita alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles vedi la tabella:

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Giorni Luglio – Agosto Settembre – Giugno
Lun – Gio 09:00
12:00
14:00
16:00
09:00
11:00
14:00
16:00
Ven 09:00
12:00
09:00
11:00

Maggiori informazioni sulle visite guidate e per assistere alle sedute plenarie del Parlamento Europeo al seguente link: http://www.europarl.europa.eu/visiting/it/bruxelles/presentazione-e-visite-dell-emiciclo.

10 Atomium

Foto di waldomiguez
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Per molti l’Atomium è il vero totem di Bruxelles. Più delle mille tracce del gotico brabantino e dell’art noveau, più della cioccolata e della birra, sarebbe questo gigantesco monumento a rappresentare l’anima della capitale belga. Un’anima che, come ricordato in apertura, è difficile da afferrare essendo il risultato di secolari combinazioni etniche, linguistiche e sociali. Allo stesso modo l’Atomium, scultura che rappresenta un gigantesco cristallo elementare di ferro (ingrandito 165 miliardi di volte) rifugge qualsiasi tipo di classificazione essendo un po’ cubo e un po’ sfera, a metà strada tra scultura e architettura. L’opera venne realizzata nel 1958 in occasione dell’Esposizione Universale (Expo) che quell’anno si svolse a Bruxelles. Nelle intenzioni dell’epoca doveva simboleggiare la fiducia nell’utilizzo a scopi civili dell’energia atomica e, più in generale, nella conciliabilità tra democrazia e sviluppo industriale. Da allora ad oggi l’utopia dell’Atomium ha conosciuto molte battute d’arresto ma il fatto che a distanza di oltre mezzo secolo la scultura occupi ancora lo sky line di Bruxelles significa che quei valori di progresso civile e tecnologico sono ancora la “cifra” della capitale belga. Le nove sfere in acciaio (gli atomi che compongono il cristallo elementare di ferro) sono tutte collegate da scale mobili. Le vetrate della sfera in cima (102 metri d’altezza) regalano una magnifica vista di Bruxelles da diverse angolazioni. L’Atomium è ubicato all’interno del Parco Heysel nel versante settentrionale di Bruxelles ed è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Maggiori informazioni sul sito ufficiale: www. atomium.be (disponibile la versione in inglese).

11 Cosa mangiare

Foto di evalopezs

La gastronomia di Bruxelles non poteva non risentire del melting pot cittadino e soprattutto del retaggio coloniale della nazione belga. Non si spiega diversamente, per esempio, la passione per le cozze, quasi sempre in abbinamento con le patatine fritte. Moules e frites (cozze e patatine) oltre a essere un piatto servito in quasi tutti i ristoranti (moltissime le varianti) spesso è presente anche nelle friggitorie. E già perché una delle cose di cui i belgi vanno in assoluto più fieri è l’invenzione delle patatine fritte. Le altre sono i mitici cavoletti di Bruxelles, la cioccolata e la birra. Nel caso della cioccolata è evidente il rimando al passato coloniale cui abbiamo accennato poco sopra. Nella capitale belga i maestri cioccolatieri sono decine (centinaia considerando l’intera nazione) e in generale la produzione artigianale di cioccolato è tutta di altissimo livello (i negozi migliori si trovano nel quartiere Sablon). Discorso simile per la birra. In Belgio se ne beve e se ne esporta tantissima. Leffe è tra i marchi più famosi ma non mancano produzioni artigianali di grandissimo livello.

1 Occhio ai borseggiatori

Come in tutte le metropoli ad alta densità turistica anche a Bruxelles ci si può imbattere in ladri e borseggiatori. Le accortenze sono quelle di sempre: non lasciare la borsa incustodita ai tavolini di bar e ristoranti; non girare con molti contanti; non tenere il portafogli nel taschino posteriori dei pantaloni; fare attenzione se avete necessità di prelevare al bancomat in tarda sera, ecc.

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